Futuro dell’ospedale Bellini, arrivano buone notizie dal libro bianco sulla sanità approvato da Regione Lombardia: il presidio non sarà depotenziato e potrebbe tornare la figura del direttore sanitario.
Ci sarebbe da festeggiare, insomma. Ma prima di brindare il comitato “Pro ospedale Angelo Bellini” aspetta di vedere come il documento, che costituisce la base della riforma della sanità lombarda annunciata per il prossimo autunno, sarà tradotto nella norma.
Intanto ieri mattina il sodalizio guidato da ha indetto una conferenza stampa per fare il punto della situazione rispetto alle «voci che girano nei reparti», come le ha definite il vicepresidente .
«Insieme ad altre quattro strutture lombarde – ha spiegato, citando la delibera della giunta del Pirellone – il Bellini diventerà un presidio ospedaliero territoriale». Sigla burocratica che, in italiano, significa che il centro sanitario sommese dovrebbe rimanere così com’è. Anzi, potrebbe anche essere potenziato.
I Pot, infatti, «seguono la casistica di base e la degenza solo per la medicina in day hospital. Hanno gli ambulatori, eseguono chirurgia ambulatoriale, sono dotati di apparecchiature radiologiche e di un reparto di day surgery». Una definizione che «rispecchia molto l’andamento del nostro ospedale».
Nella quale rientrano anche reparti come l’oculistica, trasferita qui da Gallarate un paio d’anni fa. In più, potrebbe trovare spazio un hospice, ovvero un reparto che ospita i malati terminali. «Quando è uscita questa definizione, a molti è tornata in mente la vecchia idea del cronicario», ha aggiunto Bartoli. Antico progetto di trasformare il Bellini in un ospizio.
Per questo le acque si sono agitate in corsia. E per questo il comitato ha voluto tranquillizzarle a mezzo stampa. Aggiungendo un particolare: «Il Pot prevede la figura del direttore sanitario», ha sottolineato Tapellini.
Sì, proprio quella che il dg del Sant’Antonio Abate ha soppresso ad aprile, scatenando le proteste degli ospedali di Somma e Angera e di tutti i Comuni del circondario.
Tanto che i sindaci sono andati fin nell’ufficio dell’assessore regionale alla Sanità per protestare. A questo proposito, ancora ieri il comitato ha sollecitato il primo cittadino sommese perché vengano convocati in seduta congiunta i consigli comunali di Somma e Angera. Così da approvare un documento che ribadisca il “no” alla scelta di Pontoni. Al quale sempre ieri Tapellini ha mandato un’ulteriore sollecitazione: «Ci auguriamo che entro settembre sia acquistata la nuova Tac. La vecchia si è guastata, è stata sostituita da un muletto». La si attende per l’autunno, così come la riforma della sanità lombarda e i suoi effetti sul Bellini.
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