Il calvario quotidiano dei frontalieri: un’ora per 8km, valico di Ponte Tresa al collasso

Il granconsigliere ticinese Fabio Schnellmann (Plr) interroga il Consiglio di Stato chiedendo a che punto siano i progetti in corso per migliorare la mobilità nel Malcantone.

LAVENA PONTE TRESA – La viabilità nel Malcantone, più precisamente da Bioggio a Ponte Tresa, è sempre più complicata e negli ultimi tempi la situazione è ulteriormente peggiorata. Ad affermarlo è il granconsigliere liberale Fabio Schnellmann, che sul tema ha inoltrato un’interrogazione al Consiglio di Stato. I vicini valichi, si legge nell’atto parlamentare, abbinati a un intenso traffico locale, “fanno sì che la sola arteria che congiunge Bioggio e Ponte Tresa sia sempre più ingolfata”. Non è raro impiegare “oltre 1 ora per percorrere i soli 8 chilometri che separano le due località.

I crediti già stanziati

Da decenni si parla di possibili soluzioni, ma ad oggi nulla è stato ancora realizzato. “E questo nonostante gli importanti crediti già stanziati dal Gran Consiglio, come ad esempio quello da 63’240’000 franchi per la realizzazione della tappa prioritaria della rete tram-treno del Luganese”. O ancora, sempre nel 2018, “quello da 8’570’000 per la realizzazione delle opere del Piano di pronto intervento (Ppi) per il Basso Malcantone”. Più recentemente, dopo una fase di stallo, il Governo “ha approvato la scheda R/M3 agglomerato del Luganese per la circonvallazione Agno/Bioggio”.

Le domande

Alla luce delle preoccupazioni sopracitate, viene quindi chiesto al Consiglio di Stato a che stadio siano i progetti in corso per migliorare la mobilità nel Malcantone, “così come i vari auspici formulati dal Gran Consiglio nell’ambito della concessione dei crediti per la rete tram-treno e per il Piano di pronto intervento del Malcantone”. Si domanda inoltre quali siano la strategia e le priorità del Governo per risolvere definitivamente il problema di viabilità nel Malcantone e quali i costi e le tempistiche realizzative delle varie opere infrastrutturali prospettate dall’Esecutivo.