Il centrosinistra varesino: “Lo striscione di CasaPound lede i valori democratici”

In una nota le forze di maggioranza stigmatizzano l'azione di protesta di CasaPound e invitano l'opposizione a condannare lo striscione esposto, "lesivo delle istituzioni e dei valori democratici".

VARESE – Non si è fatta attendere la risposta del centrosinistra allo striscione affisso dai militanti di CasaPound all’esterno di Palazzo Estense: “Risse Degrado Spaccio e Criminalità: La Varese di Galimberti”, questo il contenuto del messaggio firmato con la “tartaruga frecciata”, simbolo del gruppo di estrema destra.

Sull’episodio è intervenuta la maggioranza, con una nota congiunta delle forze di governo cittadino: «Lo striscione esposto dall’estrema destra su Palazzo Estense è un grave atto contro le istituzioni e i valori della democrazia. Tutte le istituzioni sono espressione della società civile: un’azione come quella compiuta dall’estrema destra neofascista, in sfregio alle istituzioni e ai valori democratici che rappresentano, è da condannare senza indugi». 

«Il timore reale – prosegue la nota della maggioranza – è che gruppi estremisti possano sentire un clima favorevole e alzare il tiro, strumentalizzando paure per dare il via a un’escalation di azioni che hanno come unico obiettivo quello di creare un clima di odio e guadagnare spazi di consenso.  Quest’anno l’Italia festeggia il tricolore, che compie 225 anni ed è il simbolo del percorso che ha portato alla costruzione della Repubblica italiana, libera e democratica. In questo momento storico più che mai abbiamo bisogno di stabilità all’insegna di questi valori, in uno scenario caratterizzato dalla crisi internazionale ed energetica e le forti ripercussioni su tutto il Paese».

«Un’azione gravissima – ha proseguito la nota – quindi che condanniamo perché a Varese non ci può essere nessuno spazio e nessuna giustificazione per chi si riconosce espressamente in valori riconducibili al fascismo e che contrastano gli ideali della democrazia. Per questa ragione ci aspettiamo un ampia e condivisa condanna da parte di tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale e non solo da parte della maggioranza».