"Il fulmine, poi le fiamme"Incendio distrugge un palazzo

ISPRA Un incendio devastante, provocato da due fulmini, ha distrutto la loro palazzina. Ora quindici persone, tra cui sei bambini, sono ospiti di amici e parenti in attesa di poter far rientro a casa, lo stabile di via Galilei a Ispra, andato quasi interamente distrutto nell’incendio divampato giovedì sera.Un rogo spaventoso, con fiammate altissime, causato da uno o forse due fulmini caduti sul tetto in legno. Nessuno tra gli occupanti della palazzina, sei famiglie legate tra loro da vincoli di parentela, è rimasto fortunatamente ferito ma la paura è stata, comunque, grandissima. E tra le testimonianze raccolte il giorno dopo il rogo spicca quella del vicesindaco Lino Gallina. Gallina era appena uscito dagli uffici comunali quando in via Galilei è scoppiato l’incendio: «Uscendo dal Comune – ricorda – ho sentito un botto enorme, un rumore mai sentito. Dalla forza ho pensato che un fulmine fosse caduto su una casa, ma non avrei mai pensato che potesse essere successo qui a Ispra e con queste conseguenze». I residenti ora però possono tirare un sospiro di sollievo anche se la struttura, che è stata dichiarata completamente inagibile, ha riportato danni molto ingenti, difficili al momento da quantificare con precisione. Anche all’indomani del rogo, l’odore acre dell’incendio ha continuato a pervadere l’area tutta intorno alla casa, praticamente devastata. Il tetto è andato letteralmente in cenere, il piano mansardato non esiste più e il secondo piano è rimasto pesantemente danneggiato: il fuoco ha distrutto ogni cosa, tranne le pareti in cemento. A poche ore dai fatti,

l’incendio ha continuato a essere un ricordo ben impresso nelle menti degli sfollati e degli altri testimoni oculari: «Stavo chiudendo la claire del garage – racconta il padre di una delle occupanti dello stabile – quando ho sentito due botti fortissimi, una forza impressionante. Mi sono voltato verso il tetto è ho visto che lentamente stava prendendo fuoco. Poi è bastato un attimo, in pochi istanti il tetto era già tutto infuocato. Tutto in pochissimi secondi». I fulmini hanno colpito lateralmente la copertura in legno, la scintilla si è propagata dando vita a un rogo di vastissime proporzioni che ha investito l’edificio partendo dai piani alti, le mansarde innanzitutto e poi il piano inferiore. «Tutti – racconta l’uomo – sono fuggiti rapidamente. Il fuoco velocemente ha invaso le abitazioni ma non c’è stato alcun problema per tutti i residenti». Il fatto che nessuno abbia riportato lesioni o ferite è l’aspetto più importante come hanno voluto sottolineare gli stessi sfollati: «Per fortuna – ripetono i residenti – nessuno si è fatto del male. Ora dovremo capire quanto tempo servirà per tornare nelle nostre case, nel frattempo abbiamo trascorso la notte da parenti e amici, in attesa di altre soluzioni. Abbiamo sentito questo botto molto forte, e poi le fiamme». Il rogo è stato spento dai vigili del fuoco intorno a mezzanotte e mezza dopo oltre quattro ore di intenso lavoro. Sul posto anche i carabinieri della locale stazione di Angera che sono tornati ieri mattina intorno alle 11 per un nuovo sopralluogo. Pino Vaccaro

b.melazzini

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