"Il muro sul lungolago?Io andrei fino in fondo"

LUINO Al rientro dalle ferie subito una riunione con i progettisti e i tecnici comunale per fare il punto della situazione. Con il sindaco di Luino, Gianercole Mentasti, impegnato nel tentativo di sbrogliare la matassa del progetto del nuovo parco a lago di viale Dante. Lavori finiti nel mirino di cittadini, opposizioni e persino di una frangia numericamente e politicamente importante della maggioranza. Al punto che sia gli assessori Pierfrancesco Buchi, Vittorio Sarchi e Giuseppe Taldone e sia i consiglieri Mario Contini, Aris Corbetta e Silvio Tonella e degli assessori hanno ufficialmente chiesto una modifica del progetto per quanto riguarda la parte dei manufatti che impediscono la vista del lago.

«Ma chi parla di visuale compromessa – chiarisce il sindaco – si riferisce a poche decine di metri, dove prima peraltro c’erano le barche dell’Avav, e quindi il Verbano era già parzialmente occultato. Quello che c’è dietro è una chiara speculazione politica». Ciò non toglie che fin dalla prossima settimana la questione sarà affrontata come prioritaria. «Se dipendesse esclusivamente da me – ribadisce il sindaco – si tirerebbe dritti con il progetto approvato. Non solo dal Comune ma anche da tutti gli altri enti. Capisco però che tutte le cose possano essere teoricamente migliorabili per cui come è mia abitudine affronteremo l’argomento in una riunione di maggioranza». Perché a fare rumore, oltre alle ormai duemila firme di cittadini e turisti che chiedono l’abbattimento dei manufatti del posteggio e del punto ristoro, è la presa di posizione dei tre assessori e di altrettanti consiglieri della squadra che sostiene Mentasti.

Il confronto non mancherà di certo – puntualizza il primo cittadino – anche se mi chiedo dove fossero queste persone quando si è trattato di approvare il progetto. Non mi risulta che da loro siano mai arrivate osservazioni». Perché secondo il sindaco a monte del movimento di protesta contro quello che sarà il nuovo volto del parco a lago c’è una chiara strumentalizzazione politica. «E questo mi addolora profondamente – ammette – perché dopo quarant’anni in cui un terrapieno polveroso ha minato la bellezza di Luino finalmente portiamo avanti un

progetto di prestigio e scoppia la bagarre per quaranta metri di strutture su trecento metri di parco, inseriti in una fascia a lago che a Luino arriva a sfiorare i tre chilometri». Ma non solo. «I luinesi devono capire che il lago non sarà nascosto – aggiunge Mentasti – ma finalmente sarà possibile passeggiarci accanto. Direttamente a ridosso del Verbano e non come ora a distanza. Cambierà in meglio il modo di fruirlo ma, ripeto, non chiudiamo la porta ad eventuali miglioramenti che dove possibili saranno presi in considerazione».

b.melazzini

© riproduzione riservata