Il Ponte di Vedano spaventa i negozi Petizione contro il polo commerciale

Il nuovo polo commerciale al Ponte di Vedano Olona minaccia i negozi del Varesotto. Uno dei punti più strategici del Varesotto, a due passi dallo svincolo autostradale, rischia di produrre effetti devastanti anche per il tessuto economico del territorio che gravita attorno al ponte di Vedano, da Malnate al Seprio alle porte della Valbossa.

È questo perlomeno il pensiero di , della Confederazione Indipendente dei Sindacati Europei. Secondo il sindacalista l’arrivo di Decathlon (verrà realizzato uno dei negozi più grandi della Lombardia) e di Bricoman produrrà un calo di posti di lavoro tra i negozi, direttamente concorrenti, che si trovano nel raggio di una decina di chilometri dal Ponte di Vedano.

Diversi commercianti, circa una cinquantina, hanno già aderito alla petizione per dire “no” alla nascita del nuovo polo commerciale dedito a prodotti sportivi, tempo libero, bricolage e ferramenta. «Sono stati sollecitato – dice il sindacalista – da diversi commercianti che hanno manifestato tutta la loro preoccupazione. Dai dati raccolti abbiamo stimato si potrebbero perdere anche 350 posti di lavoro. I dati rappresentano la somma di tante analisi compiute dai commercianti stessi. Il timore è che il fatturato complessivo si riduca anche del 40%, è evidente che i piccoli negozi, in caso di fatturato in discesa, saranno costretti a “tagliare” posti di lavoro. Mi sembra una conseguenza del tutto naturale».

L’area di interesse è molto vasta: «Quando i due grandi negozi sorgeranno – dice il sindacalista – gli effetti saranno negativi, per i piccoli commercianti a conduzione familiare, su larga scala. Abbiamo ragionato su una distanza di una decina di chilometri. Sono coinvolti anche comuni della provincia di Como, da Locate a Carbonate nella Bassa Comasca, ma anche dall’altra parte. Da Malnate, a Binago e Solbiate. Tanto che già alcuni commercianti della zona hanno aderito all’iniziativa».

Lo “spauracchio” del nuovo grande polo commerciale rappresenta invece un punto di forza per l’amministrazione comunale di Vedano che ha raccolto quanto lasciato sul tavolo dalla precedente amministrazione.

«Non dobbiamo dimenticare – sottolinea il sindaco di Vedano Olona, – che questo progetto porterà nuovi posti di lavoro, riqualificherà un punto del territorio in degrado di cui si parla da tanto tempo e non possiamo ignorare neppure l’indotto che verrà provocato. Inoltre la legge regionale prevede per il Comune delle misure compensative a vantaggio del commercio locale. E poi per tutti i cittadini aumenta in maniera sensibile l’offerta complessiva di prodotti». Le due società coinvolte nell’operazione commerciale, contattate via mail, per il momento non sono intervenute sulla vicenda.

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