Il “precario” è già diventato un eroe «Sparava, ho cercato di fermarlo»

Ha sentito gli spari, all’interno del palazzo comunale, è corso a vedere che cosa potesse essere successo. E ha visto una persona armata di pistola che scendeva le scale che portano in municipio e usciva sulla piazza. Ha intimato di fermarsi.

E quando quell’ex vigile trasferito da ormai più di sei anni al settore ecologia e sospeso dalla commissione disciplinare sino a fine anno gli è passato davanti, percorrendo in auto la piazza tra la chiesa e il comune, stava sparando, dall’interno della vettura, anche verso di lui.

Non sa quanti colpi. Parecchi. ha quarantun anni, è agente di polizia locale “precario”, assunto per un anno, a Cardano al Campo, dal gennaio scorso. Ha mantenuto il sangue freddo, ha risposto al fuoco, ma tenendosi “basso”, mirando alle gomme dell’auto. E non dimenticando che in piazza, passava gente.

E quando ha visto l’auto sparire dietro l’angolo, poco prima che si fermasse davanti alla sede del sindacato (anche se nessuno, in quel momento, sapeva che si sarebbe fermata), è andato a chiamare aiuto. «Lui sparava dall’auto – dice, pressato dalle domande dei cronisti – Ho cercato di fermarlo e poi sono andato a chiamare i colleghi».

Graiff, il vigile arrivato a Cardano da poco, neppure lo conosceva, non l’aveva mai visto. Ha visto solo un uomo armato di pistola dopo aver sentito gli spari dal piano superiore del municipio. E con coraggio e sangue freddo ha cercato di fermarlo. Anche mentre, fuggendo sulla sua auto, sparava verso di lui e in mezzo alla piazza. Quei colpi, li ha sentiti anche la gente che in quel momento era in chiesa. La parrocchiale è lì, proprio davanti al municipio.

È riservato, Giuseppe Graiff. Qualcuno, ieri, a Cardano al Campo, parlava di lui definendo un eroe. Ma lui scuote la testa. Una scheggia di vetro l’ha leggermente ferito a un labbro. E lui, schivo, si comporta come un uomo che ha fatto “solo” il suo dovere.

Ma a encomiarlo ci pensa il nuovo comandante della polizia locale di Cardano al Campo, . Di lei ha chiesto la sindaca poco dopo il ferimento. E lei è riuscita a stringerle la mano poco prima che entrasse in sala operatoria. Sono andati a prenderla a casa sua: avrebbe dovuto prendere servizio nel pomeriggio a Casorate Sempione, con cui Cardano condivide il servizio di polizia locale.

«Sono orgogliosa – commenta Caterina Buffardeci – di avere al mio fianco un agente che, con sangue freddo, ha rischiato la propria vita per aiutare ad assicurare alla giustizia qualcuno che stava operando fuori dalle regole. Io credo che abbia dato ancor più di quello che è il suo dovere».

© riproduzione riservata