Il Risorgimento in mostra a Viggiù: cimeli, sculture e storie dei patrioti viggiutesi a Villa Borromeo

La storia di Viggiù e d'Italia raccontata con oggetti inediti grazie al lavoro dei civici musei viggiutesi e della Società Operai di Mutuo Soccorso di Viggiù per tutto il mese di ottobre

VIGGIÙ – “Visioni del Risorgimento: immagini e documenti dell’Unità d’Italia” , questo è il nome della mostra che si svolgerà per tutto il mese di ottobre, da sabato 1 a sabato 29, presso Villa Borromeo a Viggiù. L’iniziativa è promossa dai Musei Civici Viggiutesi Enrico Butti, con la collaborazione dell’Associazione Soms di Viggiù.

Nell’antica cornice di Villa Borromeo saranno esposti sculture, cimeli, stampe, quadri, disegni, giornali e volumi conservati nelle raccolte dei musei di Viggiù, raffiguranti personaggi ed eventi del Risorgimento. Il pubblico avrà modo di apprezzare anche documenti originali, editti, monete e carte militari. L’esposizione sarà arricchita anche dalla presenza di cimeli importanti dal punto di vista storico e provenienti da collezioni private. Nel Risorgimento le arti ebbero un ruolo fondamentale nel comunicare i valori all’opinione pubblica, basti pensare alla musica di Verdi, ai romanzi di Manzoni e D’Azeglio, alle liriche di Foscolo e Carducci. Personaggi, storie e opere che sono entrati nell’immaginario collettivo degli italiani e che costituiscono una delle radici della nostra Nazione.

Viggiù può vantare la paternità di patrioti e uomini di valore che hanno partecipato alle battaglie risorgimentali, nonché di artisti che di quei protagonisti hanno lasciato importanti opere d’arte. Viggiù infatti, conosciuto come paese dei picasàss, ha dato i natali a generazioni di fini ed eccellenti artisti e scultori che hanno impreziosito con le loro opere non solo Viggiù e la Valceresio, ma anche diverse città e nazioni europee, senza dimenticare l’emigrazione in Nord America, con l’esportazione oltremare della maestrìa di questi scalpellini.

gesso della statua del Garibaldino di Varese, Luigi Buzzi Leone

Felice Argenti e Giovanni Albinola, carbonari e patrioti; Gerolamo Bottinelli, uno dei Mille di Garibaldi e primo sindaco di Viggiù; Stefano Bottinelli; Antonio Bottinelli, scultore e volontario della II guerra d’Indipendenza; Stefano Butti; Luigi Buzzi Leone; nonché Enrico Butti, sono i più illustri personaggi viggiutesi, ma non i soli, che nel corso dell’Ottocento hanno contribuito a creare il mito del Risorgimento. L’esposizione intende, infatti, sottolineare anche l’influenza che la produzione letteraria e di immagini ha avuto nella formazione della coscienza storica del Risorgimento e nella diffusione capillare dei suoi ideali.

La mostra è a cura di Renata Castelli, direttrice dei Civici Musei Viggiutesi, con la consulenza storica di Robertino Ghiringhelli. La mostra sarà inaugurata sabato 1 ottobre alle 17 con a seguire un concerto di Fabio Sioli al piano e Cristina Falamischia soprano, che proporranno un repertorio dedicato sia ai canti più popolari sia ai compositori più noti al tempo del risorgimento italiano.

Orari di apertura : mercoledì 9-12; sabato 9-12 e 15-18, domenica 14-18. Villa Borromeo, Via Roma, Viggiù (VA). Per visite su prenotazione ed informazioni: 0332/486510 (da martedì a sabato 14-18:30) oppure scrivere una email all’indirizzo [email protected]

Hanno collaborato alla mostra Francesco Molina, Paolo Molina, Francesco Rizzi, Daniele Trentini e Marta Ziggiotti. Da parte degli organizzatori un ringraziamento particolare alla Filarmonica “G. Puccini” di Viggiù e al suo presidente Mauro Donadini, all’Associazione Soms Insubriche di Viggiù e al suo presidente Dario Sanarico.