Il simbolo di Varese dove batte il cuore

Presentati maglie e il logo: è un tuffo nella storia.Via anche agli abbonamenti, prezzi da 50 euro. La terza divisa sarà viola, come fu negli anni ’20

La vita ha 4 sensi: amare, soffrire, lottare e vincere. Chi ama soffre, chi soffre lotta, chi lotta vince. Ama molto, soffri poco, lotta tanto, vinci sempre (Oriana Fallaci). Questa frase, emblematica, è stata inserita nella presentazione della nuova campagna abbonamenti del Varese Calcio, curata dalla madrina Sarah Maestri.

Ieri, al Relais sul Lago, in zona Schiranna, la società ha tolto i veli al nuovo logo, alla nuova maglia e alla campagna abbonamenti per la prossima stagione. Ed è un tuffo nel passato, soprattutto per quanto riguarda le maglie: la prima è tutta rossa con pantaloncini bianchi; la seconda completamente bianca con pantaloncini rossi, e come terza divisa, la maglia viola, che ricompare dopo gli anni ’20.
Modelli di eccezione, Mavillo Gheller ed il capitano Francesco Luoni.

Il logo, invece, rievoca quello storico degli anni ’40 che accompagnò la squadra biancorossa: uno stemma della città con una grande V al centro, che vuole ricalcare l’iniziale di tre parole: Varese, vita e vittoria.
Vita appunto, perché il main sponsor sulle maglie targate Macron sarà Life, l’azienda del presidente Ciavarrella, che per primo ha preso la parola: «Questa è una giornata importantissima per noi, perché torniamo a far battere un cuore sotto questa maglia». Il logo sarà molto grande, 7 cm per 5, sul cuore, per far percepire ancora di più il senso di appartenenza a questi colori. La stessa Sarah Maestri ha confessato che il logo potrebbe essere ancora più grande.
Sul colletto, una chicca, o come la definisce la Maestri una finezza: la scritta “Vinci sempre”, che vuole essere un monito, uno stimolo per chi questa maglia la vestirà per tutta la stagione. La carne al fuoco nella mattinata al Relais sul Lago, che in questi giorni ospita i calciatori nelle pause tra un allenamento e l’altro, è davvero tanta.
A partire da un nuovo sponsor che è stato presentato in sala e che campeggia sul retro delle maglie, sopra il numero: Gagà Milano, marchio storico di orologi, rappresentato dall’imprenditore Ruben Tomella, coinvolto nel progetto dall’amico Paolo Basile, nuovo Team Manager del Varese.
Capitolo campagna abbonamenti: i prezzi, cambiando la categoria, sono naturalmente più che popolari. La speranza è quella di richiamare al Franco Ossola più gente possibile, per affrontare con il sostegno adeguato la stagione della ripartenza. L’entusiasmo è racchiuso dallo slogan “Insieme siamo grandi”, seguito poi dall’hashtag #varesesonoio, ormai immancabile nel lancio delle campagne abbonamenti.
Dicevamo dei prezzi, 50 euro per i distinti, 100 euro per la tribuna laterale e 150 tribuna centrale. Gli under 12 non pagano, mentre dai 12 ai 18 anni e per gli over 65 il prezzo è di 30 euro nei distinti e 70 in tribuna laterale.

Ufficiale, quindi, la chiusura della Curva Nord, nonostante una battuta finale a mister Melosi: «Nelle ultime tre partite dovremo aprirla perché verrà troppa gente». In un girone da 16 squadre (ufficiale ieri il ripescaggio della Folgore Caratese in D), saranno 15 le partite casalinghe. Sarà possibile sottoscrivere le tessere presso la Casa del Disco, ma anche allo stadio e in una fitta rete di bar che verrà comunicata settimana prossima.
Importanti novità anche per quanto riguarda il discorso consorzio: era presente alla conferenza stampa di ieri il presidente della Confapi Varese Franco Colombo, che sta sostenendo l’idea della creazione del consorzio: «Sarà un consorzio aperto alla partecipazione di tutti» le sue parole, «imprese, privati e professionisti, che non aiuti solo lo sport ma anche il sociale e l’economia. L’obiettivo è quello di averlo prima dell’inizio del campionato». In più, la nuova sede del Varese Calcio sorgerà nei pressi dello stadio, nella casa dell’ex custode che verrà quindi ristrutturata.
Ieri è arrivata anche la nota della FIGC che delibera l’ammissione del Varese al campionato di Eccellenza.