In Gazzetta Ufficiale da stamattina, domenica 15 gennaio, il decreto carburanti

Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha firmato il decreto che il Consiglio dei ministri nei giorni scorsi aveva varato, per favorire la trasparenza dei prezzi dei carburanti nelle stazioni di servizio e combattere i rincari selvaggi occorsi già nelle settimane scorse (foto generica d'archivio)

ROMA – C’è la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul decreto carburanti che da stamattina, domenica 15 gennaio, è in Gazzetta Ufficiale. Già nei giorni scorsi il Consiglio dei ministri aveva varato nuove norme per favorire la trasparenza dei prezzi dei carburanti nelle stazioni di servizio, per evitare i rincari selvaggi già riscontrati nelle ultime settimane.

Adesso c’è l’obbligo per i benzinai di esporre alla pompa un cartello con su scritto il prezzo medio dei carburanti: questo, su base regionale, sarà pubblicato sul sito del ministero delle Imprese e del made in Italy. Entro 15 giorni saranno stabilite modalità e frequenza delle comunicazioni. Da li in avanti altri 15 giorni di tempo per i rifornitori per adeguare la cartellonistica. E questo varrà anche per i rifornimenti di carburante posti sulla rete autostradale.

Multe e sanzioni per i trasgressori che andranno dai 500 a 6.000 euro; inoltre dopo la terza violazione potrà essere disposta la sospensione dell’attività da 7 a 90 giorni.

Rinnovati anche per il primo trimestre del 2023 i buoni benzina, per un valore massimo di 200 euro per lavoratore dipendente, come anche il bonus di 60 euro abbonarsi al trasporto pubblico locale e a quello ferroviario, per chi ha redditi inferiori a 20mila euro (non più 35.000 euro come nella versione precedente della misura).

L’“accisa mobile” introdotta con la Finanziaria del 2008 per ridurre gli aumenti eccessivi, poi, potrà essere adottato “se il prezzo aumenta, sulla media del precedente bimestre, rispetto al valore di riferimento, espresso in euro, indicato nell’ultimo Def”.