In Germania attivi i primi treni ad idrogeno, in Italia in servizio nel 2023

Coradia iLint è il treno ad idrogeno dell'azienda Alstom, che punta a portare la tecnologia ad idrogeno in tutta Europa entro pochi anni.

Hanno iniziato a fine agosto a circolare i primi treni alimentati ad idrogeno in Germania, precisamente nella Bassa Sassonia, sulla tratta tra Cuxhaven, Bremerhaven, Bremervörde e Buxtehude, non lontano da Amburgo. Il treno Coradia iLint, progettato dal gruppo francese Alstom e assemblato in Germania, è entrato in funzione il 25 agosto scorso, ha un’autonomia di 1000 km e funziona con un solo serbatoio riempito ad idrogeno; quest’ultimo, miscelandosi con l’ossigeno nella cella combustibile installata sul tetto del convoglio, genera l’energia necessaria al treno per muoversi e rilascia nell’ambiente solo vapore acqueo e condensa.

I convogli Coradia sostituiranno i vecchi treni a gasolio attivi sulla linea ferroviaria tedesca entro fine anno, viaggiando ad una velocità tra 80 e 120 km orari, con punte possibili di 140. Il rifornimento è assicurato alla stazione di rifornimento dell’idrogeno di Bremerhaven ma Alstom ha già in mente un ampliamento delle linee di rifornimento e di circolazione di questi nuovi treni, l’area metropolitana di Francoforte sarà il prossimo obiettivo. Ma le mire della multinazionale francese passano anche da Austria, Svezia, Polonia e Paesi Bassi, nazioni con le quali sono stati già siglati accordi per forniture di convogli ferroviari ad idrogeno nei prossimi anni.

Anche in Italia vedremo presto i treni alimentati con l’idrogeno: è previsto entro il 2023 l’entrata in servizio dei primi convogli sulla tratta Brescia-Iseo-Edolo della Valcamonica, linea non elettrificata e dove attualmente circolano treni diesel. Sarà sempre la Alstom a fornire le vetture, chiamate Coradia Stream, attualmente in fabbricazione nello stabilimento di Savigliano (CN), grazie al contratto siglato nel 2020 tra l’azienda francese e Ferrovie Nord Milano FNM che prevedeva la fornitura di sei convogli ad idrogeno, con opzione per ulteriori otto, per un investimento di circa 160 milioni di euro.

Una nota importante da evidenziare è però il processo produttivo dell’idrogeno, che ad oggi prevede l’utilizzo di combustibili fossili come metodo più economico. La Linde, azienda tedesca produttrice di gas tecnici, coinvolta anche nel progetto di Alstom, ha reso noto di aver avviato un progetto per produrre idrogeno a livello locale esclusivamente con fonti di energia rinnovabile entro tre anni, al fine di rendere ancora più ecosostenibile i trasporti pubblici tedeschi.