Incidente sulla Pedemontana, l’autista del bus indagato per omicidio stradale. A Cazzago lutto cittadino per la maestra Nika

L'uomo, 60 anni, è ricoverato in terapia intensiva a Varese. Una quindicina di bambini per fortuna non gravi in diverse strutture del territorio. La Procura di Como al lavoro per stabilire cause e responsabilità dell'incidente di Lomazzo in cui ha perso la vita la 43enne Domenica Russo

COMO – La procura di Como ha iscritto nel registro degli indagati il conducente del pullman che ieri ha tamponato un camion lungo l’autostrada Pedemontana a Lomazzo, causando la morte di Domenica Russo, 43 anni, residente, maestra alle scuole elementari di Cazzago Brabbia di ritorno da una gita al Museo del Cavallo giocattolo di Grandate (Como) assieme ai suoi alunni. L’autista, 60 anni, residente a Somma Lombardo è indagato per omicidio stradale ed è tuttora ricoverato in terapia intensiva a Varese.
Sempre la Procura di Como ha disposto l’autopsia sulla salma della maestra.

Lutto cittadino a Cazzago nel giorno dei funerali di Domenica

Sarà lutto cittadino a Cazzago Brabbia nel giorno dei funerali di Domenica Russo.
La maestra, per tutti “Nika”, accompagnava gli alunni delle classi prima e quarta delle elementari Pascoli di Cazzago.


“Il lutto cittadino è un piccolo gesto – spiega il sindaco Davide Bossi – ma vuole essere un segnale di attenzione da parte di tutta la nostra comunità per Domenica. Mi permetto di dire la nostra insegnante, perché è così. Nelle nostre primarie era alla seconda esperienza, ma tutti i bambini la conoscevano e tutte le colleghe la stimavano. Io ho avuto modo di conoscerla nel corso degli eventi organizzati dall’istituto e aperti a tutta la cittadinanza. Una donna solare, con un’energia particolare che faceva la differenza. Per i bambini, per tutti noi, la sua morte è un dolore immenso”.

Ai bambini pensa tutta la comunità. Sono una quindicina quelli ancora ricoverati in diversi ospedali, per fortuna non in gravi condizioni. Il sindaco spiega che “non ho ancora avuto modo parlare con i genitori. Siamo tutti a loro disposizione ma non è il momento di essere asfissianti, la comunità è in attesa di vedere tornare a casa i bimbi. Di concerto con la scuola stiamo inoltre lavorando per fornire un supporto psicologico per gli alunni vista la portata dell’accaduto”.