Induno Olona, il Birrificio Angelo Poretti apre le porte tra storia, arte, tecnologia e innovazione

Sabato scorso una giornata per scoprire i luoghi simbolo del luppolo varesino proiettati verso il futuro: bellezza, tradizione e nuovi approcci alla produzione sostenibile

INDUNO OLONA – Lo scorso sabato, 14 ottobre, il Birrificio Angelo Poretti di Carlsberg Italia ha aperto le porte a famiglie e amici dei dipendenti e alla stampa per una giornata dedicata alla scoperta delle bellezze storico-artistiche del Birrificio, tra arte, tecnologia e innovazione.

Gli ospiti hanno avuto l’occasione di scoprire sia la storia del Birrificio, fondato da Angelo Poretti nel 1877 e ampliato nei primi anni del Novecento con elementi architettonici in stile Jugendstil, che l’attività di produzione delle birre del Birrificio Angelo Poretti, che nascono dalla sapiente combinazione delle diverse varietà di luppoli tra le 300 provenienti da ogni parte del mondo e una varietà di luppolo coltivata in Italia. Si tratta del Cascade, di origine americana, che oggi è coltivata anche nel nostro Paese da Italian Hops Company,

prima azienda italiana impegnata dal 2014 nella produzione e commercializzazione di luppolo, con la quale è attiva una collaborazione dal 2018. L’accordo tra Birrificio Angelo Poretti e l’azienda modenese Italian Hops Company è stato antesignano del cambiamento che oggi sta avvenendo nel settore birraio italiano per sviluppare e sostenere una filiera italiana del luppolo di qualità, sostenibile e trasparente. Un impegno crescente negli anni che si è tradotto nell’estensione a tutta la gamma di birre dell’utilizzo del luppolo italiano, a partire dal 2023. Quest’anno, infatti, la gamma è stata rinnovata, perfezionando le ricette, fra cui spicca la 9 Luppoli IPA che sta riscuotendo crescente successo nel mercato.   

La visita è partita dalla Sala Cottura, cuore pulsante della produzione e dell’intero Birrificio, per proseguire nel parco in cui si trova Villa Magnani, dimora liberty del nipote del Fondatore Angelo Magnani, e concludersi presso il Negozio del Birrificio.

A fare gli onori di casa, Olivier Dubost, Managing Director di Carlsberg Italia, Nicola Ladanza, Supply Chain Director di Carlsberg Italia, e Serena Savoca, Marketing & Corporate Affairs Director di Carlsberg Italia.

“In questa giornata di celebrazione di ‘Porte aperte ai luppoli’, siamo lieti di aver ospitato in questo luogo suggestivo, tra arte, sostenibilità e innovazione, le famiglie e gli amici dei nostri dipendenti e la stampa che ringrazio per aver partecipato con grande curiosità e interesse. Si tratta di una conferma del profondo radicamento del Birrificio Angelo Poretti nella storia e nel tessuto sociale del territorio”, ha commentato Olivier Dubost, Managing Director di Carlsberg Italia.

Il management dell’azienda ha avuto occasione di ripercorrere la storia del Birrificio Angelo Poretti e l’arrivo di Carlsberg in Italia che dal 2008 ha investito oltre 58 milioni di euro per il rinnovamento tecnologico del Birrificio, sia nell’ottica della sostenibilità che della tutela del patrimonio artistico.

L’azienda oggi conta oltre 260 persone tra dipendenti e agenti che lavorano negli uffici di Milano, presso il Birrificio di Induno Olona e su tutto il territorio nazionale, con un buon livello di gender equality: il 50% del board, infatti, è costituito da donne che rappresentano oltre il 30% della popolazione aziendale; 4 su 8, inoltre, ricoprono incarichi manageriali.

Il piano di crescita di Carlsberg Italia si declina nel rispetto dell’ambiente, delle persone e della società, come confermano i dati della dodicesima edizione dell’ESG Report in cui sono rendicontate le performance di sostenibilità nei pilastri su cui si basa la strategia di Gruppo “Together Towards ZERO and Beyond”, ovvero: zero emissioni di CO2, zero spreco d’acqua, zero impronta agricoltura, zero rifiuti da imballaggio, zero consumo irresponsabile e zero incidenti sul lavoro.

Nel 2022 Carlsberg ha ottenuto ottimi risultati in tutti gli indicatori di impatto ambientale con un taglio del consumo specifico di CO2 dell’10,6% rispetto al 2021 (44,4% rispetto al 2015) e raggiungendo il target di riduzione del consumo specifico di acqua (-37,2% rispetto al 2015).  L’azienda, inoltre, continua a generale valore condiviso attraverso il contributo economico e sociale, con + 67% di posti di lavoro indiretti generati nel 2022 rispetto al 2021 e l’ampliamento dei programmi di formazione, sicurezza sul lavoro, benessere dei dipendenti e leadership inclusiva, e la diffusione della cultura di consumo responsabile di alcol.

Per l’azienda, mettere al centro comunità e sostenibilità significa anche investire in innovazione tecnologia, un’area in cui spicca il sistema di spillatura di Carlsberg, DraughtMaster, con fusti in PET e senza CO2 aggiunta.