Irene Pivetti compare in tribunale per il caso mascherine dalla Cina, ma l’udienza è rinviata al 25 marzo

L'ex presidente Irene Pivetti in una foto di repertorio. E' accusata a vario titolo, assieme ad altri familiari e ad altri soggetti esterni, di frode in forniture pubbliche, bancarotta, appropriazione indebita, riciclaggio e autoriciclaggio

BUSTO ARSIZIO – Si è tenuta ieri, lunedì 29 gennaio, presso il Tribunale di Busto Arsizio l’udienza per il “caso mascherine” che vede coinvolta anche l’ex ministro della Camera, Irene Pivetti. Ma c’è stato il rinvio per questioni preliminari, essendo l’udienza di ieri solamente esplorativa e organizzativa. Dunque appuntamento al prossimo 25 marzo. Pivetti, che è comparsa in aula, è accusata a vario titolo, assieme ad altri familiari e ad altri soggetti esterni, di frode in forniture pubbliche, bancarotta, appropriazione indebita, riciclaggio e autoriciclaggio. La questione quella della compravendita di mascherine dalla Cina, un’operazione fruttata 35 milioni di euro.