Jack the Smoker apre il nuovo Varese Dischi: «Loro, pazzi come me»

Doppio battesimo oggi - Il rapper sarà ospite a partire dalle 16

Oggi Jack The Smoker sarà a Varese Dischi per presentare il suo nuovo album: “Jack Uccide”. Quello che però ancora non sa è che sarà il primo ospite del negozio di Mauro e Miguel. Noi, non potevamo non sentirlo e chiedergli come ci si sente a fare un doppio battesimo.

Sì, dai tempi del Motorola da 10 chili.

Diciamo che tengo sempre un filo teso tra passato e futuro; tradizione ed evoluzione

Che non faccio mai le stesse cose due volte…

Un po’ come non ripetere la stessa cosa dei tempi de La Creme: fu un disco iconico del rap italiano. Quello che uscirà, invece, vuole mettere un punto su ciò che è stato e parlare di ciò che sarà

È questione di evoluzione stilistica. Non si scorda ciò che è stato: solo così si cresce come artisti. Non si può stare fermi in ciò che si fa. Mai.

Un disco, che come dice il titolo – Jack Uccide – ha un approccio immediato. Non ho passato ore e ore in studio di registrazione, è un lavoro d’impatto. Il titolo colpisce come il disco…

Sì, girando con Machete ho visto quanto sia importante portare in giro canzoni da live: e quanto la gente si diverta sotto il palco con quel tipo di musica.

No, purtroppo… i firma copie, sono fatti per firmare le copie.

Penso che nell’era del web, che ha ridotto le distanze tra artista e pubblico, momenti così servano: la gente vuole toccare con mano il prodotto e soprattutto vuole passare qualche minuto con il suo cantante. Soprattutto in un periodo in cui escono tre dischi rap al giorno…

Sono l’uomo delle prime volte. Sono sempre stato, di tutto, il tentativo di qualcosa. E mi fa piacere essere anche il loro: pazzi suicidi che aprano un negozio di dischi nell’era del download, hanno tutta la mia stima.

Già, siamo tutti nella stessa situazione. Per citare un vecchio album: siamo tutti nella stessa “Melma & Merda”.

L’occasione per salutare amici tipo Duin Duein e gente della vecchia scuola anche se ora non tutti ci abitano più, tipo Esa e gli Otierre, Tormento… Gente che ha fatto la storia di questa musica.

È un vecchio amico. Ci conosciamo dai tempi dello “Show off” di Bassi Maestro. Erano i primi anni del duemila, da quel posto sono usciti tanti artisti tipo me, Mondo Marcio, i Club Dogo… c’era grande energia: era il momento più buio del rap italiano e nonostante tutto noi giovani artisti avevamo la possibilità di metterci in mostra. Tutto torna, in fondo: basta legare presente e futuro.