Jackson/ Medico attese per un’ora, solo dopo chiamò i soccorsi


Las Vegas, 21 nov. (Apcom)
– Il medico che si trovava al fianco
di Michael Jackson al momento della sua morte, il 25 giugno
scorso, ha atteso più di un’ora prima di chiamare i soccorsi e
dileguarsi: è quanto emerge da alcuni documenti ufficiali resi
pubblici ieri a Las Vegas, negli Stati Uniti.

Il mandato di perquisizione che aveva permesso alla polizia di ispezionare una farmacia in città, nella quale si riforniva il medico Conrad Murray, è stato reso pubblico ieri dalle autorità giudiziarie e fornisce nuove informazioni sulle ore immediatamente precedenti e successive alla morte della pop star.

Secondo quanto dichiarato dallo stesso Conrad Murray, egli
chiamò la polizia alle alle 12.22, ovvero un’ora dopo avere
constatato che Jackson non respirava più, dopo avergli
somministrato il potente anestetico propofol, che secondo
l’istituto di medicina di Los Angeles sarebbe stato la causa
della morte della pop star.

Il dottore personale di Jackson ha rivelato agli inquirenti di non essere stato il primo medico a prescrivere alla pop star il propofol. Secondo Murray, infatti, il potente anestetico fu prescritto anche da due anonimi medici in Germania.

Secondo il documento reso noto ieri, Murray si sarebbe anche rifiutato di redigere il certificato di morte di Michael Jackson, la cui morte è stata certificata soltanto alle 14.26 al centro medico dell’Università della California, a Los Angeles.

Coa

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