«Non trovavo un supporto finanziario da parte delle banche, nonostante io avessi concreti piani di sviluppo e numeri di tutto rispetto – racconta Rudolph Gentile, amministratore delegato di Safe Bag – per questo ho deciso di rivolgermi a Borsa italiana». E così Gentile ha iniziato il percorso di quotazione che ha portato nei giorni scorsi Safe Bag, l’azienda gallaratese leader europeo nella prestazione dei servizi di protezione bagagli per i passeggeri aeroportuali, all’Aim, il mercato riservato alle imprese di piccole e medie dimensioni.
«Non avendo trovato nel sistema bancario le risorse che cercavamo per i nostri piani di sviluppo, alcuni partner mi hanno proposto questo percorso verso la Borsa – continua Gentile – un percorso che all’inizio mi sembrava inverosimile, ora mi dico che avrei dovuto farlo prima».
Nei primi giorni di quotazione la domanda di azioni è stata superiore all’offerta, e la raccolta, in fase di collocamento, ha superato i 3,5 milioni di euro: «Ora la quotazione ci permette di iniziare una nuova fase di trasformazione della nostra azienda. In pratica attingiamo dal mercato i fondi necessari per sviluppare i nostri progetti».
Progetti ambiziosi, sottolinea Gentile che nei mesi scorsi è riuscito ad entrare con la sua attività all’aeroporto di Miami: «Ora vogliamo crescere molto velocemente, cercheremo di diventare aggregatori, acquisendo via via società presenti negli aeroporti di maggior affluenza, senza dover così aspettare le gare d’appalto». Che, sottolinea Gentile, sono spesso delle incognite: «Anni fa eravamo presenti anche a Malpensa, insieme ad un altro operatore, che poi è rimasto l’unico in una realtà così grande come è quella di Malpensa, senza però una gara».
Malpensa è dunque un obiettivo da riconquistare.
Ma come è nata l’idea di Safe Bag? Gentile ha fondato la società quasi 17 anni fa «siamo partiti acquistando un macchinario semi abbandonato e da lì abbiamo sviluppato l’idea. Che dalla protezione dei bagagli si è pian piano trasformata in un servizio molto più completo a disposizione di un pubblico molto vasto». Tanto vasto da arrivare a oltre due milioni di clienti: «Dal meno abbiente al viaggiatore più sofisticato, il nostro è un servizio che interessa tutti. Tanto che abbiamo appena siglato un accordo con Air France per offrire gratuitamente a tutti i passeggeri di prima classe il servizio di protezione bagagli».
Dall’idea alla quotazione, Safe Bag è cresciuta tanto da coprire ora 24 aeroporti e puntare ora molto più in là: «Molte più aziende, con progetti seri, dovrebbero pensare alla quotazione, perché è un vero peccato mortificare percorsi di sviluppo e impegno di tanti anni. Ma se è vera l’impossibilità di lavorare senza un supporto finanziario è anche vero che ci sono altrettante validissime strade, come la Borsa. Basta un’apertura maggiore e una riorganizzazione interna»
Gallarate
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