La Brunella non ce la fa più «Tanti poveri, serve aiuto»

«Abbiamo bisogno di sostegno reale, non degli scarti. I poveri hanno una dignità, e noi vogliamo garantire loro i servizi. Perché per queste persone sono vitali». Patrizia Babini è una delle responsabili dei volontari del centro parrocchiale della Brunella, uno dei luoghi più conosciuti e più attivi della città nell’assistenza agli ultimi.

Nella parrocchia di Sant’Antonio di Padova sono tanti i servizi offerti a chi non ha nulla: ogni giorno, alle 11, viene garantito un pasto caldo a una media di 70 persone. Frequentatissimo è anche l’armadio dei poveri, che distribuisce vestiti e scarpe a moltissime famiglie, mentre il servizio doccia ha una cinquantina di utenti fissi.

«Gente che non può lavarsi da altre parti per vari motivi – spiega Patrizia – alcuni sono senzatetto, ma altri sono persone che non possono permettersi di pagare una bolletta del gas troppo alta, quindi per una doccia calda vengono qui». I volontari forniscono asciugamani, shampoo, bagnoschiuma e anche un cambio di biancheria pulita. «Per questo, tra i generi di cui abbiamo più bisogno c’è la biancheria intima maschile».

Ma i volontari della Brunella hanno bisogno anche di denaro: «Donazioni anche piccole, ma fisse, per noi sarebbero un aiuto notevole: potremmo coprire alcune spese, comprare quello che ci manca. E offrire un servizio ancora migliore».

A Pasqua alla mensa della Brunella ci sarà un pranzo in grande stile: primo, secondo di carne e un uovo di cioccolato per tutti, offerto dalle scuole del quartiere. «Ci sarà anche un uovo enorme, frutto di una donazione, che verrà spaccato alla fine. Il cioccolato verrà diviso tra tutti, per fare festa».

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