BUSTO ARSIZIO – Quarta edizione da incorniciare per la Festa della Pizza: l’iniziativa, promossa dal Comune di Busto Arsizio in collaborazione con Ascom Confcommercio, ha superato ogni previsione, con numeri che certificano l’apprezzamento dei cittadini e l’efficacia del progetto di valorizzazione del territorio e delle attività produttive locali.
Dall’8 al 15 giugno, nelle 16 pizzerie aderenti sono state servite ben 1.275 pizze “Busto”, l’originale pizza a forma di B creata per l’occasione, e venduti 150 dolci “BB”, modellati sulle lettere dello stemma cittadino. Un risultato che va ben oltre l’obiettivo iniziale, fissato a quota mille. E non è escluso che il format possa ispirare iniziative simili altrove: «Un ristoratore di Saronno mi ha già chiesto informazioni per proporre l’evento nella sua città», ha raccontato Gino Savino della pizzeria Capri, vicepresidente Ascom.
I premiati del concorso
Mercoledì 25 giugno, nella sede di Confcommercio in via Machiavelli, si è svolta la premiazione del concorso legato alla manifestazione: Paolo Carnaghi, Giulia Toia e Alessandro Bono sono stati i primi clienti a completare il “giro delle tre pizze Busto” in locali diversi, conquistando una smart box gastronomica offerta da Ascom. Per Carnaghi si tratta addirittura del quarto successo consecutivo: «Non me ne perdo una», ha detto. Giulia Toia ha elogiato l’originalità della forma “a B” che celebra l’identità della città, mentre Bono ha apprezzato l’aggiunta del dolce tematico.
Entusiasmo tra organizzatori e commercianti
«Il bilancio è ottimo, non solo per i numeri ma anche per la qualità dell’offerta – ha commentato l’assessore allo Sviluppo Economico Matteo Sabba –. La risposta dei cittadini ci incoraggia a pensare in grande per il prossimo anno, magari con un maggior numero di pizzerie coinvolte». Un desiderio condiviso anche da Gino Savino: «A Busto ci sono una sessantina di pizzerie: l’obiettivo è coinvolgerne molte di più. L’iniziativa è semplice, piacevole e funziona».
Soddisfatto anche Francesco Dallo, direttore di Ascom: «Quest’anno ho notato ancora più creatività negli abbinamenti e nelle proposte degli chef. Un bellissimo segnale per il futuro della manifestazione».