La matricola profana il Tempio. E ora che si fa?

Una piccolissima Varese lascia campo alla neopromossa Brescia: 68-74 coperto dai fischi del PalA2A

Meno male che ci sono i tifosi di Brescia (due pullman più una ventina di macchine) nel Tempio ancora una volta profanato come tante, troppe, volte in questi due anni in campionato e in coppa. Meno male perché il loro giustificato e rumoroso entusiasmo ci risparmia almeno il triste (ma ormai non inedito) sottofondo dei fischi di Masnago, a coprire di disapprovazione ciò che resta del sogni estivi.
Eh sì: ancora una sconfitta. La quinta in campionato su otto partite,

la decima stagionale contando anche la coppa. Nessuna sorpresa che sia arrivata: non bastano tratti di buono spirito e impegno difensivo davanti a un’altra prestazione deficitaria e confusa in attacco (41% da 2, 27% da tre), ormai una costante avara di qualsivoglia miglioramento. E il tempo passa, invano. C’è qualcosa di più grave ancora ed è purtroppo un’altra pessima abitudine: Varese, questa piccolissima Varese, non sa amministrare i vantaggi (ieri +12 al 10’, per esempio, o +4 al 35’) e si spegne con la rapidità di un fiammifero. La sua voce dura lo spazio di un soffio, poi diventa silenzio. Sempre, quasi sempre. Non sarebbe lecita qualche spiegazione, qualche provvedimento di quelli drastici, adesso o mai più, mentre le final eight di coppa Italia diventano una chimera e la Champions un’illusione?

Cavaliero a guardia di Vitali e l’intero palazzetto a “difendere” sull’odiato Moss, le primissime battute sono balbettanti: attacco statico, tanti errori (cui rimediano i rimbalzi d’attacco di Anosike) e problemi nel contenere la furbizia e la massa di Berggren. A cambiare lo scenario il contropiede biancorosso: al 5’ è 11-8 Varese, punteggio corroborato da un pick and roll giocato come Dio comanda tra il capitano e il centro ex Pesaro. La lista delle belle cose non è finita: Johnson infila due triple da tiratore vero, ma soprattutto mette la museruola al David ex Siena. Da tre la mette anche Eyenga: la Leonessa è doppiata (24-12) al 10’. Come spesso accade, però, l’anima altalenante della Openjobmetis rimette il punteggio in discussione: il lungo ospite Burns segna 13 punti in cinque minuti e tanto basta a Brescia per riavvicinarsi (29-27 al 15’). Se i padroni di casa provano a stare a galla con i tiri dall’arco (6/12 nei primi 20’, 4/5 di Johnson) gli ospiti non sono da meno: due ciuffi di Moore e un contropiede di Michele Vitali firmano il primo sorpasso dei “blu” (37-38 al 19’), che un “miracolo” di Cavaliero trasforma nel pareggio del 20’ (42-42).

Attenzione alle montagne russe: dopo la pausa lunga c’è ancora il tempo di scendere. La squadra di Moretti, nei primi 4’ minuti del terzo quarto, segna solo dalla lunetta, venendo invece infilata più volte dai dardi di Landry e Moore. Sul 45-50 al 24’, si riaccende la lampada di Maynor: assist per Anosike, “zingarata” personale e contro-sorpasso Varese (52-50). Ma è un pezzo di pane in una carestia offensiva vera, cui Pelle e compagni sopperiscono solo con un’applicazione difensiva attenta e di cuore (oltre che con i tiri liberi lucrati in entrata).
Al 30’ è 57-59: serve la rincorsa. Rincorsa che l’energia di Eyenga e Bulleri (in un quintetto da battaglia insieme a Pelle, Cavaliero e Kangur) sembra favorire: pareggio e sorpasso, con una chiusura totale del canestro agli avversari per quattro minuti, sono cosa fatta (63-59 al 34’). L’illusione dura un attimo: rientrano Maynor e Anosike e Varese si spegne. La Germani mette la freccia (65-68 al 38’) e non si volta più, anche perché l’Openjobmetis sbaglia tutto ciò che c’è da sbagliare e lascia ogni possibilità a Brescia di far sua la contesa. Così è: finisce 68-74.

Varese-Brescia 68-74. Oggi ore 12: Banco di Sardegna Sassari-Sidigas Avellino. Ore 18.15: Grissin Bon Reggio Emilia-Consultinvest Pesaro, Canoli Cremona-EA7 Emporio Armani Milano, The Flexx Pistoia-Dolomiti Energia Trentino, Pasta Reggia Caserta-Betaland Capo d’Orlando. Ore 20.45: Fiat Torino-Umana Reyer Venezia. Domani, ore 20.45: Enel Brindisi-Red October Cantù.

Milano 14, Reggio Emilia 12; Avellino e Caserta 10; Venezia, Sassari e Capo d’Orlando 8; Openjobmetis Varese, Brescia, Brindisi, Torino e Trento 6; Pesaro, Cantù e Pistoia 4; Cremona 2.

Anosike 8 (3/4), Maynor 9 (2/7, 0/2), Avramovic 3 (0/1, 0/3), Pelle 9 (4/4), Bulleri 2 (1/1, 0/1), Cavaliero 5 (1/4, 1/6), Campani ne, Kangur 9 (1/4, 1/3), Canavesi ne, Ferrero, Eyenga 11 (1/5, 1/4), Johnson 12 (0/2, 4/7). All. Moretti

Moore 15 (2/5, 3/4), Passera ne, Berggren 4 (2/3), Bruttini ne, Vitali L. 4 (0/2, 1/5), Landry 17 (5/11, 2/8), Bolis ne, Burns 18 (8/12, 0/2), Vitali M. 3 (1/4, 0/4), Moss 13 (2/3, 3/8), Bushati. All. Diana.

Biggi, Di Francesco, Paglialunga.

Tiri da 2: V13/32, B20/40. Da 3: V7/26, B9/31. Tiri liberi: V21/28, B7/11. Rimbalzi: V41 (Anosike 9), B39 (Burns 9). Assist: V12 (Maynor 5), B12 (Vitali L. 6). Palle recuperate: V10, B11. Perse: V16, B14. Usciti per 5 falli: nessuno. Spettatori: 4100.