La Svizzera stanga i furbettiSettemila italiani nel mirino

LUINO Qualcosa come cinquantamila euro in multe inevase recuperate in un paio di mesi. Dà i suoi frutti il dispositivo video allestito dalla Svizzera a Zenna per controllare le auto, molte delle quali con targa italiana, dei "morosi" delle contravvenzioni stradali. Le prime entrate ottenute con il "vigile elettronico" hanno sostanzialmente già ripagato il suo costo. Il nuovo apparecchio per la lettura e l’identificazione delle targhe degli automobilisti frontalieri in mora con il pagamento delle sanzioni, in dotazione della Polizia cantonale, e piazzato al valico di Zenna – Dirinella è stato così presentato ufficialmente dopo il primo periodo di sperimentazione. E la sua pericolosità per gli automobilisti indisciplinati è sembrata subito evidente. Il funzionamento è semplice: due camere a infrarosso che possono essere posizionate anche sull’auto di pattuglia sono in grado – grazie ad una tecnologia innovativa – di leggere le

targhe delle auto con una rilevazione che supera il 95%. L’apparecchio è collegato ad un “database” nel quale sono inseriti i numeri di targa degli automobilisti con i pagamenti in arretrato e a un sistema che lancia l’allarme se la targa identificata corrisponde ad una di quelle contenute nella banca dati. Così nel giro di pochissimi secondo scatta l’allerta al posto di blocco posto qualche centinaio di metri più avanti che ferma l’automobilista moroso. Una volta che il conducente moroso viene fermato è così obbligato a pagare quanto dovuto. E c’è da scommettere che saranno in tanti a dover aprire il portafoglio per evitare di restare bloccati in Canton Ticino. Al momento nel “database” sono inserite infatti quasi 7 mila targhe, quasi tutte di auto straniere, in particolare italiane con i varesotti a recitare loro malgrado il ruolo di protagonisti.

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