“La testa nel pallone”, ma i piedi sul campo: battere i disturbi mentali si può

Pazienti psichiatrici in cura presso l’ASST Valle Olona hanno partecipato a un torneo di calcio internazionale in Salento. L'educatrice: "E encomiabile il modo in cui si sono letteralmente messi in gioco sfidando, anche, i pregiudizi comuni e lo stigma sociale"

FAGNANO OLONA – Cinque giocatori della squadra Cittadini del Mondo, team di calcio provinciale dei Dipartimenti di Salute Mentale, di cui fanno parte anche pazienti psichiatrici in cura presso l’ASST Valle Olona, hanno preso parte alla 14^ edizione del Torneo Internazionale di calcio La testa nel pallone, evento organizzato dall’associazione ACSI (Associazione famiglie utenti psichiatrici) con il partenariato dell’ASL di Lecce DSM, in memoria del dott. Antonio Vetrugno, psichiatra prematuramente scomparso che lo ha ideato.

Lo sport, dunque, come concreto aiuto e sostegno alla terapia riabilitativa dei disturbi mentali, propulsore alla socializzazione e alla creazione dello spirito di gruppo.

Il progetto dipartimentale ha visto protagonisti, dunque, 5 pazienti affetti da schizofrenia in cura presso il centro diurno di Fagnano Olona, CPM di Saronno, CPS di Busto Arsizio e Somma Lombardo. La squadra ha sfidato, durante il torneo, team provenienti da diverse regioni italiane e da paesi europei come Inghilterra e Ungheria.

“E’ stata un’occasione unica per i nostri pazienti, molti dei quali non uscivano dalla Lombardia da decenni!”, spiega Arianna Ferioli, Educatrice Professionale presso il centro diurno di Fagnano Olona, “è encomiabile il modo in cui si sono letteralmente messi in gioco sfidando, anche, i pregiudizi comuni e lo stigma sociale; hanno dimostrato carattere e grinta, oltre alla capacità di essere protagonisti positivi di un evento che vuole sensibilizzare il contesto sociale sulla tematica del disagio mentale”.

Non solo impegno calcistico, però, ma anche esperienza di viaggio e scoperta del territorio: i pazienti, infatti, hanno avuto l’occasione di visitare il cuore del Salento in occasionedi escursioni ad hoc organizzate per loro. Una sorta di vacanza, il cui itinerario ha toccato località come Santa Maria di Leuca e le sue grotte marine visitate in barca, Gallipoli, Leccee Alberobello.

“La frase che meglio può esprimere l’importanza di questo progetto è Diamo un calcio alla diversità”, afferma Maurizio Gallus, OSS presso il centro diurno di Fagnano Olona, “accompagnare i pazienti in questo viaggio è stato faticoso, ma anche un onore; la soddisfazione provata nel constatare quanto i nostri giocatori fossero felici e appagati è indescrivibile”.

Il torneo è stato vinto dalla squadra proveniente dall’Ungheria, ma “ci siamo difesi molto bene, abbiamo tenuto duro e siamo contenti di come abbiamo giocato”, sostiene uno dei pazienti, “infatti ci hanno premiato con una coppa di partecipazione!”.

Un ringraziamento speciale va rivolto ad Ardea Società Cooperativa Sociale Onlus che ha sostenuto il progetto tramite una donazione che ha contribuito, insieme ai fondi predisposti dall’azienda ospedaliera, che il “sogno” divenisse realtà, alla Dottoressa Lara Ferrari, Direttrice del Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze ASST Valle Olona e a tutti gli operatori che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto.