L’acqua del Lago Ceresio nel rubinetto di casa; così in Valle d’Intelvi affrontano la siccità

Terminati i lavori di costruzione del nuovo impianto di captazione delle acque che da Valsolda porterà in Alta Valle Intelvi l'acqua del lago Ceresio.

La siccità si è fatta sentire tanto nel varesotto quanto sulla sponda comasca del Lago Ceresio, e non potrebbe essere altrimenti visto che il territorio è il medesimo, seppur diviso amministrativamente tra la provincia di Varese, di Como e dal confine con il Canton Ticino.

Per ovviare al problema, si è lavorato in tempi record per creare un nuovo sistema di captazione e distribuzione che, pescando dal lago Ceresio, porta acqua depurata nelle case degli abitanti della Alta Valle Intelvi. Il collaudo del nuovo impianto è già stato effettuato e ormai manca solo la data del taglio del nastro ufficiale cui Como Acqua darà comunicazione prossimamente.

I lavori, commissionati dal gestore Como Acqua e realizzati, anche mediante l’utilizzo dell’elicottero, da otto imprese della zona, hanno portato alla realizzazione di tre chilometri di condutture che, dalla riva lacustre del comune di Valsolda, portano l’acqua fino a Lanzo d’Intelvi, grazie a cinque stazioni di sollevamento dotata di tre pompe ciascuna (due effettive e una di riserva). Tutto l’impianto è gestito da remoto con una connessione in fibra ottica, e consentirà il trasporto di sessanta metri cubi d’acqua ogni ora verso l’Alta Valle Intelvi, con conseguente allaccio alla rete idrica già esistente. Il costo dell’intervento è stato di circa un milione e mezzo di euro.

Quello di utilizzare l’acqua del Lago per alimentare la rete idrica domestica è un’idea che sarà replicata anche sul Lago di Como, dove, ad Argegno, è in fase di realizzazione un impianto di captazione che ha lo stesso scopo di quello del Lago Ceresio.