Ladri senza scrupoli a Travedona. Avvelenano i cani, poi fanno razzìa

Doppio crimine - Almeno una decina di casi segnalati in zona. Il sindaco: «Odioso»

– Ondata di furti, spesso preceduti purtroppo anche dall’avvelenamento di alcuni cani, nella zona di Travedona Monate e nei dintorni. Negli scorsi giorni, sono stati almeno una decina i furti o i tentativi di furti messi a segno dai ladri tra cantine e abitazioni non solo sul territorio comunale di Travedona Monate, ma anche in quelli limitrofi. «Abbiamo avuto diverse segnalazioni di furti e avvelenamenti di cani anche nella zona di Bregano e Malgesso» spiega il sindaco. Oltre all’escalation di furti in appartamento, c’è stato un aumento anche di un altro fenomeno altrettanto odioso come l’avvelenamento di cani. Un atto messo a segno dai malviventi solitamente nei giorni precedenti il colpo, per non trovare ostacoli, come appunto i cani da guardia, sulla loro strada.

Le indagini per cercare di individuare i responsabili sono in corso. «La polizia locale sta vagliando tutte le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza comunale che abbiamo appena provveduto a potenziare – prosegue il primo cittadino – la tecnologia si sta rivelando un ottimo strumento di indagine; metteremo a disposizione delle forze dell’ordine le immagini, per cercare di dare un volto a questi delinquenti». Persone senza scrupoli, capaci prima di avvelenare e uccidere dei cani indifesi e poi di mettere a segno una serie di furti nelle case dei cittadini. La videosorveglianza da sola ovviamente non può bastare per contrastare un fenomeno che ciclicamente si ripresenta anche nei piccoli paesi come Travedona Monate.

Il sindaco si dice esasperato da una situazione che sembra ormai fuori controllo. «Tanti cittadini stanno venendo in Comune in questi giorni per fare presente tutte le loro preoccupazioni in termini di sicurezza, ma come sindaci purtroppo possiamo fare poco; non abbiamo né gli strumenti né i fondi» sottolinea Colombo, il quale invita i cittadini a firmare la legge di iniziativa popolare che va a modificare la normativa sulla difesa personale, per tutelare maggiormente chi viene aggredito.

«Io ho già firmato e invito tutti i cittadini a farlo; basta venire in Comune con un documento d’identità – dichiara il sindaco – è una proposta sacrosanta; come amministrazione comunale incoraggeremo la raccolta di firme».
E’ possibile firmare la proposta fino alla fine del mese di maggio in qualsiasi Comune. «E’ assurdo che un cittadino onesto che vede violato il proprio domicilio rischi di finire in galera perché difende sé stesso e la sua famiglia – conclude Colombo – il problema della sicurezza è molto sentito nei piccoli paesi, non certo da quei politici abituati a viaggiare sulle loro auto blu».