Latitante da 12 anni, pluripregiudicato arrestato a Malpensa: veniva da Santo Domingo

L'uomo, un 59enne veneto, era fuggito nella repubblica caraibica nel 2010. Deve rispondere di associazione a delinquere, spaccio e rapina. Seguito a distanza dagli inquirenti e individuato anche grazie al monitoraggio dei social, è stato infine catturato domenica appena sbarcato da un volo proveniente proprio dal Centroamerica e portato nel carcere di Busto Arsizio. Deve scontare una pensa di quasi 5 anni di reclusione
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Erano 12 anni che lo cercavano invano, in Italia e all’estero. Dal 2010 per la nostra giustizia avrebbe dovuto scontare una condanna a 4 anni, 9 mesi e 6 giorni di reclusione per associazione a delinquere, spaccio di sostanze stupefacenti, reati commessi tra il 2004 e il 2005. Lui però era fuggito facendo perdere le proprie tracce o quasi. Solo domenica scorsa i carabinieri sono riusciti a mettergli le manette ai polsi, appena l’uomo, 59 anni di Preganziol (Treviso), è sbarcato da un volo proveniente da Santo Domingo.

il Tribunale lo aveva ritenuto responsabile di avere fatto parte di un’organizzazione criminale, composta da trevigiani e albanesi e guidata da un ex direttore di banca, che aveva messo a segno decine di rapine e furti in ville e abitazioni del Nordest, nelle province di Verona, Treviso, Bolzano, Venezia e Padova, i cui proventi erano stati reinvestiti nell’acquisto di cocaina da immettere nella piazza trevigiana, con la ricettazione della merce provento delle loro scorribande (auto, gioielli, oro).

Gli inquirenti sono riusciti a stabilire che il soggetto aveva lasciato l’Italia per nascondersi nella Repubblica Dominicana una volta respinto il ricorso presentato dai suoi avvocati in Cassazione. In seguito ad alcune sentenze di condanna aveva già espiato un periodo di reclusione nel 2006 quando fu arrestato per l’ennesima volta.

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Nel corso degli anni è stato “seguito” a distanza e il monitoraggio delle piattaforme social ha permesso di individuare con certezza la presenza del latitante nella città di Santo Domingo, dove peraltro nell’anno 2014 risultava essere stato detenuto nel carcere di San Cristobal per clonazione di carte di credito. Dagli stessi accertamenti è risultata anche una sua fugace “capatina” nel nostro Paese con un permesso provvisorio rilasciatogli dall’Ambasciata Italiana.

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Un’odissea del crimine dunque quella del pluripregiudicato veneto terminata domenica, quando i militari dell’Arma, dopo averlo individuato a bordo del volo proveniente proprio dalla repubblica caraibica, lo hanno atteso agli sbarchi di Milano Malpensa riuscendo finalmente ad arrestarlo. L’uomo si trova ora nella Casa circondariale di Busto Arsizio.