L’energia di Eyenga, il cuore di Ferrero. Cavaliero e Kangur, serve molto di più

Anosike si carica presto di falli, il peggiore è ancora Maynor

Quando si sveglia è un piacere, inizia a infilare canestri in striscia da qualsiasi posizione. Peccato che, come già accaduto in questo suo abbrivio biancorosso, si desti dal torpore sempre troppo tardi quando ormai la partita ha preso la direzione avversa. Le cifre finali sono poi di tutto rispetto, ma solo un contorno amaro.

Mette in saccoccia la solita doppia doppia con 12 punti ed 11 rimbalzi. L’assenza di Pelle lo costringe agli straordinari specialmente quando si carica di falli agli albori della partita. Se la cava tutto sommato bene, anche se spesso le sue mani poco educate riportano tutti sulla terra. Spreca due liberi nel finale sul -13 che magari non avrebbero riaperto la partita, ma garantito forse un filo di speranza in più.

Non pigia mai sull’acceleratore, non difende mai con un pizzico di garra in più, sembra meno determinato dei compagni a risollevare la situazione poco idilliaca. Dopo una partita disastrosa come quella di Cremona, da lui ci si aspettava altro.

Regala i suoi soliti minuti di grinta, personalità, attitudine ed applicazione difensiva; di esempio per i compagni. Non raccoglie nulla in fase offensiva, ma si fa apprezzare come sempre.

Purtroppo non lascia ricordi positivi nella sua partita. Si agita in difesa, ma fatica e commette qualche errore di concetto. Davanti non trova mai lo spazio per provarci, solo una tripla in transizione che muore sul ferro. Da lui ci si attende molto, molto di più.

Male male male ed ancora male. Passivo in difesa, viene spesso sovrastato a rimbalzo e non tiene il primo passo di nessun avversario. Davanti si mette in mostra con due punti in attacco al canestro e null’altro. Vale il discorso di Cavaliero, perché in un momento così delicato il supporto dei veterani non può mancare.

Chiamato per dar fiato ad Anosike, carico di falli, i lunghi del Ventspils banchettano sulla sua testa.

Prova di cuore, di tenacia e anche di qualità per lui. Segna tanto, 12 punti, con continuità, e difende con attenzione e grande intensità. Sta tornando a dare quel contributo di energia e di entusiasmo che era mancato in questi primi mesi.

In mezzo a svariati errori, riesce a confezionare una partita positiva, energica, con tanti punti a referto ed un rendimento difensivo davvero eccellente. Trova una inconsueta continuità da dietro la linea dei tre punti, batte spesso e volentieri l’avversario diretto e si prende la squadra sulle spalle in alcuni frangenti delicati.

Qui la cronaca della partita:
Varese dice addio all’Europa. Ma questa sconfitta dà speranza