Lettonia/ Urne aperte per le prime legislative da inizio crisi

Riga, 2 ott. (Apcom-Nuova Europa) – Seggi aperti in Lettonia per le prime elezioni dall’inizio della crisi economica
che ha trascinato la repubblica baltica nella peggiore recessione dell’intero pianeta. Le ultime legislative risalgono al 2006, quando a Riga e dintorni tirava completamente un’altra aria: il piccolo Paese ex sovietico di 2,2 milioni di abitanti era entrato da due anni nell’Ue e vantava ritmi di crescita economica a due cifre. La destra del partito del Popolo al potere non faticò a guadagnare la riconferma, malgrado già circolassero i primi moniti sul pericolo di surriscaldamento dell’economia.

Oggi la Lettonia si avvia lentamente alla ripresa e non c’è
alcuna certezza per il premier di centro-destra, Valdis
Dombrovskis, regista di un durissimo programma di austerità nel
quadro di un piano di salvataggio concordato con il Fondo
Monetario Internazionale e l’Unione europea. I sondaggi registrano un 46% di elettori indecisi o pronti a cambiare idea
subito prima del voto.

“Queste elezioni determineranno lo sviluppo futuro della Lettonia – dichiara il primo ministro – se continueremo e porteremo a buon fine il programma di stabilizzazione economica o se torneremo nell’incertezza e nell’instabilità economica”.

Sommando 2008 e 2009, secondo i dati Fmi il Pil lettone è
precipitato del 25%, un crollo senza pari in tutto il mondo. La
disoccupazione è triplicata, arrivando al 20%.

Orm

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