L’export varesino fa meglio di quello nazionale: +2,4%

Il settore trainante è quello metalmeccanico, che rappresenta il 54% delle esportazioni

Il commercio estero varesino vola. Lo dicono i dati relativi ai primi nove mesi del 2023 (periodo gennaio-dicembre), elaborati dal Centro Studi di Confindustria Varese.
Le esportazioni a valore della provincia hanno raggiunto i 9,3 miliardi di euro, in aumento a prezzi correnti del +2,4% rispetto a gennaio-settembre 2022 .
La nostra provincia fa meglio rispetto alle esportazioni nazionali che si fermano ad un aumento del +1,0%.

Sul lato delle importazioni a valore della provinciache hanno raggiunto i 7,2 miliardi di euro, si è registrato un aumento a prezzi correnti del +1,2% su gennaio-settembre 2022 (contro una diminuzione del -10,0% nello stesso periodo delle importazioni italiane, su cui conta però tanto il calo delle importazioni di energia; al netto di esse, il dato è -2,3%).

Il saldo commerciale varesino a valore nel periodo gennaio-settembre 2023 è risultato positivo e pari a circa +2,1 miliardi di euro, registrando un aumento del +6,7% rispetto a gennaio-settembre 2022.

Il quadro delle esportazioni è dunque di aumento recupero grazie al contributo positivo del III trimestre 2023, seppur con un quadro diversificato tra i settori che riflette la particolare congiuntura economica. Si tenga comunque conto che, a livello nazionale, nello stesso periodo le esportazioni sono aumentate del +6,2% come valori medi unitari e calate del -4,9% come volumi. Questo il quadro che emerge dalle ultime rilevazioni del Centro Studi di Confindustria Varese.

Per quanto riguarda la composizione settoriale, il settore metalmeccanico la fa da padrona con il 54% delle esportazioni. L’11% è rappresentato dal tessile-abbigliamento-pelletteria, il 14% dal chimico-farmaceutico ed l’8% dal settore gomma e materie plastiche.