L’hairstylist delle dive fa tris in centro

Un tempo, in corso Moro, c’era Gianni Manghi, adorato dalla Varese bene, dalla Lollo e dalla Sandrelli. Poi ha passato il testimone a una sua allieva, e ora lei ha fatto lo stesso. Giovedì l’inaugurazione e un libro

– Il salone del “parrucchiere con fantasia” rivive con la terza generazione. Sarà inaugurato giovedì l’Hair Studio Meli in corso Moro 1, dove un tempo acconciava le dive del cinema.
È una storia lunga quella del salone di corso Moro, cominciata negli anni Cinquanta con il parrucchiere delle star, Giovanni Manghi.
Varesino di adozione (originario di Parma si trasferì in città nel 1952), Manghi aprì la sua attività di parrucchiere nel centro storico e con il tempo divenne il parrucchiere preferito delle “sciure” di Varese.

Negli anni ’70 raggiunse l’apice della sua carriera professionale e dalla città giardino iniziò a viaggiare a contatto con le più importanti figure del cinema italiano e internazionale, richiesto anche per note copertine di riviste di moda del momento.
Creò i look per e , solo per citarne alcune, ma è nel suo salone nel cuore della Città Giardino che si sbizzarriva, giocando con le capigliature delle signore della Varese bene. Ed è lì che ha tramandato la sua arte del capello alla sua allieva, .
Lei ha ereditato l’attività di Manghi e adesso è pronta a cedere a sua volta il passo all’allieva che dirigerà il salone da sola. Giovedì verrà quindi presentato a tutti gli affezionati clienti, il nuovo restyling del salone.

Dalle 18.30 «saremo lieti di ricevere tutti i varesini che vorranno condividere con noi la gioia di questo evento – spiega la titolare – Un momento di condivisione organizzato soprattutto per la clientela, per ringraziarli dell’affetto e della fedeltà che ci hanno dimostrato in tutti questi anni».
Un affetto che risale ai tempi in cui Manghi aprì il salone e che in tutti questi anni ha portato avanti gli insegnamenti dell’hair stylist che amava definirsi un “parrucchiere

con fantasia”.
Una passione, per i capelli e per l’arte, che poi Manghi ha riversato sulla pittura. In un libro, “Gianni Manghi, artista – artigiano”, l’ex consigliere racconta la storia di Manghi come un artista a 360 gradi. Famose sono anche le sue opere d’arte, quadri su olio che ritraggono il suo soggetto prediletto: la moglie Giovanna.
Quella di Manghi è una famiglia di artisti: il figlio Eugenio è un famoso documentarista e il nipote, Jacopo, un affermato fotografo.
«È una storia costellata di successi quella di questo salone – aggiunge – Con una tradizione incredibile alle spalle. Sia Giovanni Manghi che Anna Bellotto hanno fatto di questo mestiere un’arte, che si è tramandata nel tempo fino ad oggi».

Entrare nel salone è ancora come fare un tuffo nel passato, nella storia del hair styling «e non ringrazierò mai abbastanza Anna per avermi introdotto a questo mestiere. Quello che mi ha insegnato, professionalmente parlando, non ha prezzo».