LUINO Vincenzo Liardo ufficializza la sua candidatura a sindaco di Luino, ormai scontata, e il nome della lista civica che lo sosterrà. Sarà «Luino 2010» (probabilmente si aggiungerà anche lo slogan «Per la libertà») e raccoglierà il testimone dal gruppo che ha governato con il sindaco Gianercole Mentasti. Chiara la continuità. «Questa lista – conferma infatti Liardo – nasce proprio dall’esperienza amministrativa degli ultimi dieci anni». Parole che trovano
conferma nei primi nomi annunciati. Quelli, oltre a Liardo, di quattro assessori uscenti: Pierfranco Buchi, Ercole Giannuzzi, Paolo Gobbato e Carluccio Vanetti. Della partita anche diversi consiglieri del gruppo di maggioranza come Paola Maserati e Flavio Lattuada. «Persone che fanno riferimento al Pdl – ha sottolineato Liardo – ma che hanno deciso di mettere al primo posto l’amministrazione del comune. Unite nel condividere il programma di governo della città».
Obiettivo che Liardo vuole raggiungere grazie anche «all’apporto di diversi esponenti della società civile e dei rappresentanti di enti e associazioni cittadine che hanno già garantito il loro contributo». Non un gruppo chiuso, dunque, «ma aperto alle esigenze della popolazione». «Per questo – aggiunge Liardo – le nostre porte sono ancora aperte a tutte quelle persone che vogliono portare il loro contributo». Con un disegno chiaro: «Migliorare la nostra città con una nuova prospettiva per il rilancio turistico ed economico». Ricetta che prevede la riqualificazione delle aree dimesse, la vera sfida per il futuro cittadino, e l’aggancio al treno che porterà all’Expo 2015. «Per questo aspetto – chiarisce Liardo – anche attraverso la Regione vogliamo essere il faro di tutta l’area del Verbano». Ora restano da definire gli sfidanti ufficiali in questa corsa elettorale che si annuncia aperta e appassionante.
b.melazzini
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