Libia/ Saif trattiamo con la Francia; Parigi frena

Algeri, 11 lug. (TMNews) – Mentre gli insorti libici tentano un ultimo forcing verso Tripoli attaccando nella zona montuosa popolata dai berberi, il regime libico annuncia di star trattando con la Francia e “non con i ribelli”. La rivelazione viene direttamente dal secondogenito di Muammar Gheddafi, Saif Al-Islam che ha rilasciato un’intervista al quotidiano algerino El Khabar ma Parigi frena. Il ministero degli esteri spiega: nessuna “trattativa” è in corsa. Stiamo soltanto mandando dei “messaggi” a Gheddafi.

Nell’intervista rilasciata venerdì scorso Saif è stato esplicito: “In realtà – ha detto stiamo tenendo il vero negoziato con la Francia e non con i ribelli”. Poi ha aggiunto: “Attraverso l’intermediazione di un inviato speciale, che ha incontrato il presidente francese, abbiamo ricevuto un messaggio chiaro da Parigi. Il presidente francese ha detto in modo molto chiaro al nostro emissario che ‘noi abbiamo creato questo consiglio (Consiglio nazionale di transizione di Bengasi) e senza il sostegno della Francia, il denaro e le armi, non esisterebbe’. Il presidente Sarkozy ha insistito che era lui l’interlocutore di Tripoli e non i ribelli”. Secondo Saif, Parigi ha fatto sapere di voler creare “un governo di transizione in Libia”.

Ma da Parigi viene se non proprio una smentita quantomeno un secco colpo di freno. La Francia, ha precisato il portavoce del ministero degli Esteri, Bernard Valero, non sta trattando con Tripoli, ma ha fatto arrivare alcuni “messaggi” al regime di Muammar Gheddafi. “Non ci sono negoziati diretti”, ha precisato Valero. “La Francia sostiene una soluzione politica, come ha già fatto sapere – ha detto Valero – non ci sono negoziati diretti tra la Francia e il regime di Gheddafi, ma noi gli abbiamo fatto arrivare dei messaggi… Si tratta di messaggi semplici e senza ambiguità: ogni soluzione politica passa per l’uscita di scena di Gheddafi”.

Dal canto loro i ribelli libici si preparano a colpire la città di Gharian, circa 113 chilometri a sud di Tripoli, per bloccare le linee di rifornimento e lanciare quindi l’assalto alla capitale. Gharian è una delle principali città delle montagne occidentali di Nafusa, un’area popolata dai berberi, diventata nelle ultime settimane il tallone di Achille del regime. Tuttavia, Tripoli è corsa ai ripari, distribuendo armi alla popolazione della regione.

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