Lido Canottieri, che guaio. Si è ristretto il parcheggio

Ingresso spostato, molti meno posti. E in futuro sarà sempre peggio. L’assessore Ceriani: «Problema da risolvere, come i servizi igienici»

Parcheggio alla spiaggia della Canottieri, la nuova amministrazione comunale dovrà trovare una soluzione.
Quello che non è riuscito finora nel corso degli anni, diventa sfida per i nuovi governanti di centrosinistra che, dopo aver dichiarato di vole attrezzare il “lido” dei sommesi, si ritrovano intanto con la gatta da pelare di un posteggio che non sarà più quello di prima.

«Anas ci ha già detto che non consentirà più un parcheggio con l’ingresso lungo la statale 336 – spiega l’assessore al Territorio – E se, per il momento, il Consorzio Est Ticino Villoresi lascerà utilizzare lo spiazzo che ha iniziato a sistemare, un domani quello stesso spiazzo sarà sostanzialmente di pertinenza dell’ostello del Panperduto, che aprirà a breve».
In altre parole: quell’area sterrata di fianco alla spiaggia della Canottieri, che tutti conoscono come il solo e unico parcheggio per andare in riva al Ticino,

potrà ospitare molte meno vetture e non sarà più la valvola di sfogo possibile (e sempre comunque insufficiente) per i frequentatori del fiume azzurro.
Il posteggio non chiude, non viene smantellato. Avrà soltanto un altro ingresso, laterale alla statale, all’inizio della stradina pedonale e ciclabile che conduce al Panperduto. «Forse riusciremo ad accordarci per un passaggio pedonale dal posteggio alla spiaggia», riporta Ceriani.
Ma, in ogni caso, una volta in funzione l’ostello – che dovrebbe richiamare un maggior numero di persone in zona, complice anche il museo delle acque italo-svizzere, sempre alla diga del Panperduto – i posti auto non saranno abbastanza. Si aggiunga, oltretutto, che proprio alla spiaggia della Canottieri c’è l’attracco dove imbarcarsi per navigare sul Ticino. Dunque serviranno posti auto, se si vuole che il servizio con l’imbarcazione LoVeMi (Locarno-Venezia-Milano) prenda piede.

Nello stesso tempo, l’assessore Ceriani ribadisce la volontà dell’amministrazione di fornire un minimo di attrezzature alla spiaggia entro la prossima bella stagione. Un’altra partita mai risolta, di stagione in stagione rimessa più o meno al centro dell’agenda politica e poi, sistematicamente, lasciata cadere nel nulla.
«Sarà però difficile poter pensare a dei bagni chimici lì», mette le mani avanti Ilaria Ceriani, decisa a lavorare a favore di un “nuovo” lido, magari con qualche lettino e ombrellone.
Dunque i fronti aperti restano due: i servizi igienici e il posteggio. E chissà mai che il proprietario di gran parte dell’ex cava Pietrisco, area rimasta vuota proprio di fronte alla spiaggia, non riallacci un dialogo con il Comune. «Io sono pronto a fornire uno spazio per realizzare un parcheggio qui», aveva sempre detto . I tempi sembrerebbero maturi per riparlarne.