Lombardia, stallo a sinistra. Majorino: “Confronto incomprensibile, rischiamo di non toccare palla”

L'europarlamentare del Pd lancia l'allarme sulla candidatura ancora mancante per le Regionali 2023. Se non c'è un nome condiviso "allora le primarie, pur contestate da buona parte della coalizione anche in queste ore, restano l'ultima chance"

MILANO – “O rapidamente usciamo da questo confronto strano, e sono convinto incomprensibile ai più, o non tocchiamo palla”. Così in un post su Facebook l’europarlamentare del Pd, Pierfrancesco Majorino, possibile candidato del centrosinistra alle regionali in Lombardia.

“Io ho proposto di individuare il candidato o la candidata un anno e mezzo fa”, aggiunge Majorino convinto che ora la questione sia “molto semplice”. “C’è un nome che tiene assieme la coalizione, dal Pd ai Verdi, da Sinistra Italia a Più Europa, fino al civismo? – si chiede Majorino – bene, partiamo”. E per “quel che mi riguarda – spiega ancora – io sosterrò chiunque, come del resto ho sempre fatto”. Ma se non c’è un nome condiviso “allora le primarie, pur contestate da buona parte della coalizione anche in queste ore, restano l’ultima chance”. Un’eventualità che darebbe la “garanzia” che “tutti ne rispettino l’esito”, per delle primarie che si potrebbero fare “il 18 dicembre”, avendo così “una coalizione consolidata entro i primi di gennaio”.

Majorino si rivolge poi “tutti voi che mi scrivete dicendo ‘vi prego facciamo presto, stiamo uniti’: sono totalmente d’accordo”. E comunque “le elezioni regionali – prosegue – non sono le elezioni della città di Milano. Da tutti i punti di vista. Serve un enorme lavoro fatto in pochissimo tempo nei territori più difficili”. Ad ogni modo “possiamo batterli e dare vita al cambiamento – conclude ma se facciamo presto e bene con grande compattezza. Perché i lombardi non si meritano Fontana”.