LUINO Parco e fascia a lago. Tema caldo della campagna elettorale luinese che non mancherà di influire sull’esito del voto del 28 e 29 marzo. Perché è anche da qui che passa lo sviluppo della città. Per questo i tre candidati, Vincenzo Liardo e la sua «Luino 2010», Andrea Pellicini alla guida di «Nuova frontiera» e Rosaria Torri per «Luino Futura» hanno idee e progetti chiarissimi. «Nel completamento del progetto del Parco a Lago – spiega Vincenzo Liardo – pur confermando la validità complessiva dell’intervento, si terrà conto delle osservazioni dei cittadini con l’obiettivo di migliorare la parte iniziale, cercando soluzioni che siano in sintonia con l’ambiente e contribuiscano ad ottenere un inserimento più armonico dell’opera in città». Non sono esclusi, così, interventi di mitigazione del “muro” come lo chiamano gli oppositori. «Il piano – aggiunge Liardo – è comunque più ampio: e riguarda anche tutta la fascia costiera nella zona della Ratti che resterà di proprietà pubblica. E lì ci impegniamo a realizzare un Centro multifunzione per accogliere manifestazioni culturali, spettacoli e congressi e un Centro nautico, a forte vocazione turistica sportiva e sociale, nel quale ospitare le nostre associazioni come l’Avav, i Canottieri e Subacquei». Accento forte contro il muro, invece, per Andrea Pellicini. «Pur riconoscendo il merito all’amministrazione Mentasti di aver messo mano al terrapieno dopo anni di immobilismo – chiarisce – fin dall’inizio ho espresso tutte le mie riserve sulle costruzioni. Contestando soprattutto il parcheggio coperto che, nel disegno,
dovrebbe poi essere rimosso all’apertura dell’autosilo all’ex Svit. Per questo sarebbe stato meglio realizzarlo diversamente, con minori costi e minor impatto». Così in caso vittoria Pellicini si prepara a passare subito all’azione. «Sul muro – spiega – darò incarico all’assessore ai Lavori pubblici di trovare una soluzione, dove la rigida normativa sugli appalti pubblici lo permetta, e proporla a giunta, consiglio e cittadinanza entro 60 giorni dalle elezioni per attenuare il negativo impatto ambientale della struttura. Sarebbe un grande risultato tornare a vedere il lago da Via Verdi, una delle strade più belle di Luino, oggi massacrata nella sua prospettiva». Pronti all’azione anche dal centrosinistra. «Siamo l’unica lista – evidenzia Rosaria Torri – che si è sempre opposta al progetto. Con il “no” al piano triennale dei lavori pubblici, la mozione anti muro presentata in consiglio a fine ottobre e persino con la consultazione popolare nel giorno delle primarie. Per questo ci muoveremo nei primi 100 giorni: anche con un intervento su Fondazione Cariplo, il cui motto “Costruire Bellezza” difficilmente si concilia con la muraglia di cemento che in parte ha finanziato. Chiederemo l’intervento del ministero dei Beni Culturali sulla tutela e conservazione del paesaggio, consultando anche i luinesi. Sarebbe auspicabile dopo aver chiarito il quadro giuridico del progetto arrivare a un referendum». Ma non solo. «Perché – conclude – la risoluzione del problema muro servirà anche per ripensare il lungolago, da valorizzare con un progetto complessivo e non affrontato a singoli pezzi».
b.melazzini
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