Luino, la giunta ha deciso Giù il muro delle polemiche

LUINO Giù il “muro”. Con lo smantellamento della copertura dell’area inizialmente ipotizzata come parcheggio. L’abbattimento della scalinata destinata a raccordarsi con la parte superiore e il prolungamento, anche verso l’Avav, dell’area verde in sintonia la prima parte del Parco a Lago. E creazione di una piazza in legno, al posto dell’area di sosta, sempre degradante verso il Verbano, con le caratteristiche di uno spazio polifunzionale. Gli unici “ostacoli” alla vista completa del Maggiore così rimarranno l’edificio che ospita il bar e il ponte – passeggiata in fase di posizionamento. Ma il “muro” nella sua quasi totalità sarà eliminato.Non è ancora la soluzione definitiva ma la variante al progetto del Parco a lago di Luino sta prendendo forma. Sulla scorta delle indicazioni che il sindaco, Andrea Pellicini, ha dato al progettista Enrico Marforio. «Professionista che ringrazio – chiarisce Pellicini – per il suo impegno e la disponibilità a trovare una soluzione condivisa. Nell’ultimo nostro faccia a faccia gli ho fornito le mie indicazioni sulle quali sta elaborando il progetto di variante che sarà poi presentato. Il disegno, condiviso da tutta la maggioranza, è comunque chiaro: arriveremo all’eliminazione della gran parte delle strutture, come annunciato in campagna elettorale e che personalmente mi hanno visto contrario fin dalla presentazione del progetto, che impediscono la visuale del Maggiore da via Verdi. L’unico nodo ancora da sciogliere è legato

ai bagni pubblici: perché la loro collocazione era preventivata all’interno della scala che ho chiesto al progettista di eliminare, per togliere una struttura in muratura a mio avviso impattante. Stiamo studiando se ricollocarli all’interno del Parco a lago in una posizione meno invasiva oppure scegliere di utilizzare i servizi pubblici già presenti ma mai utilizzati finora nell’area del Porto. Che poi sarebbe l’inizio del parco».La strada, insomma, è segnata. Anche se non sono mancate le polemiche dopo l’annuncio in commissione territorio. «Prendo atto – ha infatti commentato il capogruppo di Luino 2010, Vincenzo Liardo – che ad oggi non c’è ancora una soluzione sulla carta. Evidentemente il proposito di trovarla in 60 giorni non è stato mantenuto. Forse per problemi politici interni alla maggioranza che hanno anche frenato il cantiere». «Nessun problema politico – ha però replicato Pellicini – L’allungamento dei tempi è legato solo alle difficoltà di intervenire su un appalto già in corso. In ogni caso siamo vicini alla soluzione e i lavori sono ripresi. Entro 15 – 20 giorni saranno pronte le modifiche e potremo presentare la variante definitiva. Con l’obiettivo di inaugurare il Parco a lago prima dell’estate. Tenendo però presente una cosa: se fossi costretto preferirei ritardare qualche mese per offrire alla cittadinanza un’opera condivisa per i prossimi decenni piuttosto che accelerare, senza tenere conto della volontà dei cittadini».Alessio Pagani

f.artina

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