Luino, rivoluzione parco a lago Meno cemento e più verde

LUINO La sola struttura in muratura del Parco a Lago di Luino sarà quella del bar. Via il parcheggio, via la sua copertura, via la scalinata di raccordo. Con un concetto chiaro: meno strutture in cemento armato e più verde. Anche verso l’Avav, con un altro spazio «naturale» in sintonia la prima parte del progetto. È quanto è stato illustrato ieri sera in Commissione territorio dove, per la prima volta, si è affrontato il tema «delle ipotesi di variante progettuale del Parco a Lago». In pratica il nuovo futuro dell’area. «Sono stati mesi di confronto continuo con il progettista Enrico Marforio che ringrazio per la disponibilità – ha chiarito il sindaco Andrea Pellicini – ma finalmente ci siamo. Così come posso dire che, dopo alcuni problemi, i lavori nelle parti a verde, veramente azzeccate e belle, proseguono a pieno ritmo». Così il sipario si è aperto sulle «innovazioni» introdotte: pensate per non costare più delle variazioni consentite grazie anche ai risparmi sulle opere  del parco cancellate. È stato proprio l’architetto Marforio a illustrare le novità. «Sarà eliminata l’area di sosta e la sua copertura – ha evidenziato – che io avevo progettato perché mi era stato chiesto. Così non ho avuto difficoltà a lavorare su

una nuova concezione: quella di uno spazio completamente fruibile al pubblico». In concreto le novità si innesteranno fin da viale Dante. Ancorato, senza alcuna separazione, al Parco a Lago. Con la possibilità di scendere direttamente sul prato, a gradoni degradanti, o lungo una piazza in legno, pensata per prendere il posto dell’area di sosta, sempre degradante verso il Verbano, con le caratteristiche di uno spazio polifunzionale. Gli unici “ostacoli” alla vista completa del Maggiore così rimarranno l’edificio che ospita il bar e il ponte – passeggiata con tanto di torre verso l’area portuale. Ma il “muro” nella sua quasi totalità sarà eliminato. «Aspetto però – ha chiesto Vincenzo Liardo – relazioni precise sulla fattibilità, in relazione a costi e regolamento degli appalti, di questa variante. Perché nel 2009 quando ci siamo trovati davanti al problema come maggioranza questi erano vincoli ferrei». «Novità positive – ha sottolineato invece presidente della commissione, Rosaria Torri – di cui credo quanto prima dovranno essere informati i cittadini». Così entro una decina di giorni sarà convocato un incontro pubblico. «Rispettiamo in pieno – ha evidenziato Pellicini – il mandato elettorale: dove avevamo promesso di ridare la vista del Verbano da via Verdi. Ora lavoriamo insieme per completare l’opera quanto prima».

b.melazzini

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