Luino Cantieri operativi tra una settimana, due al massimo. Con l’avvio simbolico, arrivato ieri. Dopo quarant’anni d’attesa la statale del Verbano Orientale, soprannominata da tutti “l’incompiuta”, troverà così la sua dimensione. Quella di un vero e proprio corridoio d’accesso tra l’Alto Varesotto e il Canton Ticino.La Luino – Zenna smetterà così di essere «lenta e pericolosa». Con le carreggiate che saranno finalmente percorribili da due veicoli contemporaneamente. Lavori di allargamento, messa in sicurezza e adeguamento che «non comporteranno, grazie agli ultimi aggiustamenti nessuna chiusura». «Abbiamo lavorato per questo di concerto con gli amministratori – ha sottolineato l’assessore regionale alla Mobilità, Raffaele Cattaneo – e grazie anche alla disponibilità di Anas abbiamo evitato lo spettro del blocco di 14 settimane previsto per uno dei lotti dell’intervento. Questo però non è un annuncio elettorale, come i tempi potrebbero far pensare, ma il coronamento di un piano d’azione iniziato nel 2007, dopo anni di parole e progetti tramontati. Questa volta abbiamo raggiunto il traguardo».Obiettivo che sarà centrato grazie ad una spesa complessiva di quasi 5 milioni di euro, dopo le riduzioni in fase d’asta che hanno visto il Consorzio Stabile Aedars S.c.a.r.l., aggiudicarsi l’appalto. «Lavori di grande responsabilità – ha spiegato il responsabile Sandro Miraudo – che eseguiremo al meglio per questo territorio».Cinque i lotti d’azione per ridare spazio al traffico. Il primo porterà alla realizzazione di un nuovo sottopasso ferroviario che si affiancherà all’esistente, all’uscita di Maccagno, in direzione Zenna. Si creerà così, con un
passaggio per ogni senso di marcia, invece del singolo attuale, con una sorta di rotonda che eliminerà il primo collo di bottiglia. Il secondo prevede l’allargamento del ponte sul torrente Giona a Maccagno. Con una nuova struttura che sarà realizzata a monte dell’attuale e che sarà di fatto affiancata e unita al vecchio ponte. Risultato: un allargamento della carreggiata a 6,5 metri invece degli attuali 5,5. Il tutto senza chiusura ma con un senso unico alternato nella fase dei lavori. Spazio poi all’allargamento della sede stradale nell’abitato di Colmegna, con lo spazio rubato all’attuale scalinata e alla rimozione dello spuntone roccioso, con relativo spazio guadagnato dalla strada al chilometro 38,2 tra Luino e Colmegna, e all’ampliamento della sede stradale al chilometro 38,2.Il lavoro più delicato, invece, riguarderà i 320 metri di tracciato tra Colmegna e Maccagno. Anche qui, però, sarà evitata la chiusura: grazie ad una modifica del piano d’intervento e a un senso unico alternato. «Costerà di più e il cantiere sarà di una durata maggiore – ha evidenziato il capocompartimento Anas Claudio De Lorenzo – ma abbiamo accolto in pieno le esigenze di un territorio». Il tutto in 364 giorni complessivi. «Con la possibilità – ha concluso Cattaneo – anche in base al cronoprogramma concordato con gli enti locali di aprire più cantieri contemporaneamente. Con una tabella di marcia che sarà decisa per rispondere al meglio alle esigenze di un territorio che con quest’opera ritrova l’attenzione che merita». Alessio Pagani
f.artina
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