Malnate, arriva il don dei giovani Prima segnali di super parrocchia?

MALNATE Mini rivoluzione a Malnate: in arrivo il don dei giovani, ma non è ancora il tempo per la comunità pastorale. Nei giorni scorsi le voci di sacrestia davano per imminente la costituzione di una super comunità pastorale che avrebbe dovuto unire sotto un unico direttivo le parrocchie che da Malnate a Binago passando Rodero arrivano fino a Campione d’Italia.
È lo stesso vicario episcopale di zona, monsignor Luigi Stucchi a fare chiarezza: «A Malnate non è

ancora il tempo della comunità pastorale: è in progetto, ma deve arrivare il momento giusto».
In sintesi, nel futuro di quest’area della diocesi, come per tutte d’altronde, è da prevedere l’unione di più parrocchie, ma oggi non è stata definita la sua conformazione, vale a dire quali saranno le comunità chiamate a operare insieme sotto la guida di un unico parroco supportato da sacerdoti, religiose e laici. «Si lavora per piccoli passi – prosegue il vescovo Stucchi – non è semplice impostare un cammino di comunità pastorale: lo constatiamo con le realtà già avviate nella nostra zona. Occorre fare un passo alla volta. Per il momento cominciamo con la pastorale giovanile».
Nei giorni scorsi, infatti, l’annuncio che don Andrea Bottani, classe 1973, è stato nominato responsabile della pastorale giovanile per le parrocchie di San Martino a Malnate, San Lorenzo a Gurone e Santissima Trinità a San Salvatore. Don Bottani, che arriva dalla comunità dei santi Pietro e Paolo di Gerenzano, dove dal 2002 era responsabile dell’oratorio, sarà dunque il riferimento per i giovani di tutte e tre le realtà parrocchiali. Per un arrivo sono due le partenze annunciate ad oggi. È pronto a lasciare Malnate, dopo otto anni di attività, don Giacomo Beschi, classe 1977, riferimento dell’oratorio di San Martino in Malnate e destinato alla parrocchia della Visitazione di Maria Vergine a Pero, lo chiamano già don Expo.
In partenza anche suor Sonia Della Vedova, riferimento per i giovani di Gurone, che andrà nella parrocchia di Maria Regina della Famiglia di Mornago. Una piccola rivoluzione dunque nella direzione della comunità pastorale di una delle aree più ampie della zona pastorale II, una delle poche che ancora non ha avviato il percorso di unità.
«È un piccolo passo, ma un importante segno per iniziare a lavorare insieme. Altri passi si potranno fare più avanti nel caso dovesse cambiare qualche parroco», conclude monsignor Stucchi.
Elena Botter

s.bartolini

© riproduzione riservata