Malpensa, nuovo sciopero delle addette alle pulizie: “Il nostro contratto non è dignitoso”

Martedì 5 luglio tornano ad incrociare le braccia le lavoratrici delle ditte Dussman e Spd, che chiedono miglioramenti salariali e denunciano l'iniquità del capitolato di gara d'appalto.

MALPENSA – Dopo lo sciopero avvenuto a metà giugno, nella giornata di domani, martedì 5 luglio, le addette alle pulizie delle aziende Dussman e Spd che operano presso l’aeroporto di Milano Malpensa incroceranno nuovamente le braccia per chiedere condizioni di lavoro decorose.

“I dipendenti stanno scioperando per avere un contratto integrativo dignitoso, un’organizzazione del lavoro che garantisca la conciliazione tra vita lavorativa e familiare, l’erogazione di un ticket mensa, un premio di risultato e una indennità di disagio piazzale”, si legge nel comunicato emesso dal sindacato Adl – Associazione diritti Lavoratori Cobas.

Il sindacato di base denuncia che i dipendenti di Dussman e Spd “sono al 99% assunti con contratti part-time a 7 ore al giorno con l’obbligo di effettuare un’ora di pausa pranzo non retribuita”, per una paga oraria di 7,38665 euro lorde, pari a “circa 950/1.000 euro nette al mese”. Una miseria, insomma.

Le lavoratrici, che si sentono delle “cenerentole“, lamentano che nel capitolato di gara d’appalto sia previsto che nelle ore in cui le addette sono in pausa pranzo non retribuita a rotazione, le colleghe debbano sopperire alla loro assenza “effettuando la pulizia anche su posizione scoperte”. Tale situazione comporta che per tre ore al mattino e tre ore al pomeriggio il personale sia ridotto di un terzo, per un totale di “sedici ore di presidio coperto, ma solo quattordici retribuite”, e che i passeggeri siano inevitabilmente scontenti del servizio offerto.