Maltempo/ Genova, dopo la paura la rabbia: contestato il sindaco

Genova, 6 nov. (TMNews) – Il giorno dopo la tragica alluvione che ha devastato il centro ed il levante cittadino, a Genova infuriano le polemiche sulla mancata pulizia degli alvei dei torrenti esondati e sulla decisione dell’amministrazione comunale di tenere aperte le scuole nonostante l’allerta 2 diramata dalla Protezione Civile. Nel mirino è finito soprattutto il sindaco Marta Vincenzi, che durante un sopralluogo in via Fereggiano, dove è tracimato l’omonimo rio, provocando la morte di sei persone, tra cui due bambine, è stato duramente contestato da alcuni residenti della zona. “Perché hai lasciato le scuole aperte?”, le ha urlato un gruppo di cittadini, che ha poi invitato più volte il sindaco a dimettersi.

“Non sei su Facebook, questa è la vita reale”, ha aggiunto un abitante della zona, riferendosi alla pagina personale che il primo cittadino ha recentemente aperto sul più famoso social network. In difesa di Marta Vincenzi, che ha cercato di spiegare ai contestatori di non avere responsabilità per quanto accaduto e di aver fatto tutto il possibile per mettere in guardia la cittadinanza dai possibili rischi legati al maltempo, si sono schierati il capo della Protezione Civile,

Franco Gabrielli e il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando. “Le scuole possono essere tranquillamente chiuse”, ha affermato Gabrielli al termine dell’incontro con i vertici degli enti locali che si è tenuto oggi nella sede della Regione. “Bisogna però accettare, in una sorta di patto sociale -ha aggiunto il capo della Protezione Civile- la possibilità di chiudere le scuole senza che il sindaco sia crocifisso nel caso in cui l’evento previsto non si verifichi”.

Anche il governatore ligure ha difeso il primo cittadino: “Ognuno di noi -ha dichiarato- ha un compito difficilissimo e non voglio giudicare l’operato degli altri ma mettiamoci d’accordo: se qualche volta si sbaglia per eccesso di prudenza, non bisogna massacrare chi ha sbagliato e poi -ha sottolineato Burlando- dobbiamo imparare a conoscere i termini perché allerta 2 è il massimo, più di così non si può dire, vuol dire che sono precipitazioni intense e violente che possono causare conseguenze drammatiche”.

Mentre in via Fereggiano e nelle altre zone della città interessate da allagamenti ed esondazioni si lavora senza sosta, sotto una pioggia battente, per liberare piazze, strade e negozi da acqua, fango e detriti, l’allerta meteo 2 della Protezione Civile è stato prorogato di 6 ore, dalle 12 alle 18 di domani, anche se la situazione è attualmente sotto controllo. In tutto il territorio comunale resterà invece attiva, fino a cessate esigenze, l’ordinanza del sindaco Vincenzi che vieta la circolazione dei veicoli privati per tutelare l’incolumità delle persone e non ostacolare gli spostamenti dei mezzi di soccorso.

Fos

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