Manovra/ Camusso:Senza equità squilibrata su famiglie e lavoro

Padova, 17 dic. (TMNews) – Alla manovra del governo Monti mancano i “tratti di equità” che avrebbe dovuto avere e serve una correzione per gli effetti recessivi che potranno pesare sul potere d’acquisto degli italiani. Il provvedimento si scarica sulla tassazione del lavoro dipendente, pensioni e famiglie.
E’questo il giudizio espresso dalla segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso a margine di un incontro ‘Prima il lavoro’ promosso dalla Cgil al teatro Ruzante di Padova.

“Il nostro giudizio continua ad essere quello di una manovra che non ha i tratti di equità – ha spiegato Camusso – che avrebbe dovuto avere e che comunque bisogna provare ad ottenere”.

“Continua ad essere una manovra profondamente squilibrata – ha aggiunto la numero uno della Cgil – sulla tassazione del lavoro dipendente, delle pensioni e delle famiglie. Questo è un tratto che va corretto anche per gli effetti recessivi che avrà sul paese in termini di potere d’acquisto, in termini anche di contrasto alla progressiva riduzione dell’apparato produttivo”.

Camusso si è poi soffermata sui recenti dati negativi della produzione industriale. “Non bisogna dimenticare che i dati sulla produzione industriale degli ultimi mesi sono in totale calo. Le previsioni sull’occupazione sono pessime.
Da questo punto di vista – ha proseguito – gli effetti anti-recessivi che erano necessari non ci sono”.

Nell’opinione del segretario generale la Cgil esprime diffidenza sul fatto che “ci sia una fase prima e una fase seconda, perché la sensazione è che la seconda non arrivi mai. E’ evidente che adesso tutti gli sforzi vanno fatti per correggere le cose più inique della manovra e per avviare una fase di crescita”.

Per Cgil, la Confindustria è “favorevole” al decreto salva-Italia.”Abbiamo visto un atteggiamento di Confindustria molto favorevole alla manovra. Per un verso comprensibile – ha continuato Camusso – perché sono gli unici che hanno risorse fresche dalla manovra. Ma credo che ci sia da parte loro una grande sottovalutazione degli effetti che invece avrà la manovra sui consumi e sulle prospettive di crescita”.

Bnz

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