Maroni: «La tangenziale di Varese sarà gratis. Se riusciamo anche prima del 2018»

Il governatore della Lombardia ha ribadito il progetto per eliminare il costo dell’opera pubblica

Tangenziale di Varese gratuita: «Al più tardi all’inizio del 2018, io spero anche prima». Il governatore Roberto Maroni spiega nei dettagli il progetto della “newco” che si prenderà in carico 1600 chilometri di strade provinciali e le due tangenziali di Varese e Como. «Il Ministero delle Infrastrutture è già d’accordo. Ora valuteremo provincia per provincia se aggiungere altre strade». È la Nuova rete stradale regionale la soluzione del problema del pedaggio che sta provocando il flop della Tangenziale di Varese.

Attesa da decenni, l’opera realizzata nell’ambito del Sistema viabilistico Pedemontano tornerà in mano pubblica per liberarsi dal balzello che ne ha vanificato in gran parte l’efficacia. Ora si cambia, grazie a quello che Roberto Maroni definisce «un accordo storico con Anas per prendersi in carico 1590 km di strade provinciali, che le Province non riescono più a manutenere, con il rischio che poi i ponti e i viadotti possano crollare, oltre alle due tratte delle Tangenziali di Varese e Como, attualmente di competenza di Pedemontana. L’Anas metterà decine di milioni in più, anche se c’è qualche “signor No” che dice che è tutto sbagliato». Nel protocollo d’intesa siglato venerdì scorso a Milano, ricorda il governatore «c’è scritto che la Nuova rete regionale sarà senza pedaggio». Inclusa dunque la Tangenziale di Varese, destinata a diventare gratuita: «Il Mit (ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ndr) è d’accordo, abbiamo dialogato e sono già state fatte le verifiche – prosegue Maroni – Anas si è presa i suoi tempi, visto che ci stiamo lavorando sopra da più di un mese. Ovviamente ci saranno le adeguate compensazioni per Pedemontana». La società guidata da Antonio Di Pietro verificherà «con esattezza – come ha spiegato nei giorni scorsi lo stesso ex ministro – le cifre di quanto ha pagato finora il pubblico e quanto ha pagato il privato. Perché Pedemontana non vuole guadagnare nemmeno un euro, ma non può neanche perderci». Ora resta da capire quali saranno le tempistiche per portare a termine il progetto. Il governatore Maroni rivela: «Abbiamo formato due gruppi di lavoro, uno per definire l’assetto societario della “newco” che avrà la gestione della rete, l’altro proprio per la definizione della rete nel dialogo con le province. Nei prossimi tre mesi faremo un giro in tutte le province lombarde per capire se qualche provincia intende aggiungere o modificare l’assetto della nuova rete». Il progetto non è a scatola chiusa: la nuova società infatti prenderà in carico 1600 chilometri di strade, ma la rete delle strade provinciali nel complesso conta ben 11mila chilometri. «Partiremo dal principio che non c’è un budget fisso, ovvero non è che se aggiungiamo 100 chilometri ne dobbiamo togliere 100 da qualche altra parte – spiega Maroni – è esattamente il contrario: nei prossimi tre mesi definiremo la rete insieme alle province, poi in base alla rete Regione e Anas si impegneranno a mettere risorse adeguate per la gestione della rete». Nelle intenzioni, il dialogo con gli enti provinciali verrà chiuso entro la metà di giugno, in maniera tale da «avviare entro la fine dell’anno la società con il nuovo assetto, che vedrà all’incirca per la metà strade regionali, e metà strade di interesse nazionale». A quel punto, una volta che entrerà in funzione il nuovo soggetto, la Tangenziale di Varese passerà sotto la gestione di Regione e Anas e il pedaggio potrà essere tolto: «Quando? Al più tardi ad inizio 2018 – svela il governatore – ma io spero anche prima».