Meteo, ma che diavolo succede? Sabato primavera, domenica gelo e neve

In 24 ore passeremo da condizioni tipiche di fine aprile a condizioni natalizie: un ritorno al passato di 4 mesi. Cosa dicono gli esperti

MILANO – Quattro mesi in 24 ore: sabato prossimo 25 febbraio sembrerà fine aprile, con temperature totalmente primaverili; il giorno dopo, domenica 26 febbraio, eccoci come tornati a Natale o Santo Stefano, con neve al Nord fino a quote basse. Per Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it. in 24 ore passeremo da condizioni tipiche di fine aprile a condizioni natalizie: un ritorno al passato di 4 mesi, dopo aver assaporato un anticipo di piena Primavera.

Un ribaltone eccezionale in quanto avverrà in poche ore, al massimo in una giornata, dalla sera del sabato alla sera della domenica faremo un salto meteo impressionante. Un triplo salto carpiato potremmo dire: infatti passeremo dal caldo al freddo, dalla bonaccia alla tempesta, dal sole alla neve! Un cambiamento che ci riporterà indietro di 4 mesi in un solo weekend. In pratica oggi e domani le temperature oscilleranno sui 17-18°C al Centro-Nord con punte di 20°C, mentre sulle Isole Maggiori, complice lo Scirocco, potremo raggiungere anche i 24-25°C come a fine aprile.

Dalla tarda serata del sabato tornerà il gelo russo: direttamente dalla zona di Mosca e San Pietroburgo, dove in queste ore registriamo massime di -10/-12°C, ecco che lo spiffero artico invaderà l’Italia ad iniziare dalla Porta della Bora. Da sabato sera il freddo inizierà a penetrare nella Pianura Padana, al Nord, dove si attende un crollo delle temperature anche di 10 gradi in pianura e di 15-17°C in montagna la domenica: nella notte successiva, tra domenica e lunedì, non sono escluse le prime nevicate in pianura tra Emilia e Basso Piemonte, ma il Ciclone di Neve è pronto a colpire soprattutto negli ultimi 2 giorni di febbraio.

La traiettoria del ciclone non è ancora confermata in pieno, ma, al momento, il minimo di bassa pressione dovrebbe fermarsi sul Mar Ligure, spingendo il carico di precipitazioni verso Nord-Ovest ed Appennino settentrionale. E sarebbe un’ottima notizia contro la siccità imperante di queste zone. In pratica, tra lunedì e martedì alcune elaborazioni modellistiche indicano 40 cm di neve anche a Torino; siamo al limite, in quanto le temperature sono attualmente molto alte e quindi non è presente quel che in gergo meteorologico si chiama cuscinetto freddo: in altre parole queste precipitazioni arriveranno dopo un periodo caldo invece che freddo.

Non avremo nevicate da addolcimento, o da cuscinetto freddo, ma potremo avere temporali di neve e fenomeni intensi. Sopra i 500-600 metri è prevista neve abbondante su Emilia, Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta; per confermare i 40 centimetri a Torino dovremo invece capire bene la dinamica del ciclone e le varie tempistiche dei fenomeni. Oltre che Torino potrebbero essere imbiancate vaste zone della Pianura Padana, dall’Emilia alla Bassa Lombardia e soprattutto gran parte del Piemonte. Il tutto condito da venti di burrasca che potrebbero quindi favorire veri e propri blizzard, da domenica sera fino a martedì pomeriggio. Sembra, poi, che dal primo marzo la situazione migliori, anche se non si escludono altri impulsi freddi a causa del fenomeno dello “stratwarming” in atto.