Milano, arrestato il violentatore in monopattino

Il ragazzo è stato riconosciuto dalle sue 4 presunte vittime. Ad incastrarlo l'abbigliamento e le celle agganciate dal suo telefono.

MILANO – Inseguiva le sue vittime col monopattino, poi le obbligava ad avere rapporti sessuali con lui; subito dopo scompariva sempre a bordo del suo mezzo. Ora il presunto stupratore seriale si trova agli arresti domiciliari.

Inseguiva le vittime col monopattino

Il 21enne, riconosciuto da tutte e 4 le vittime che avevano denunciato, agiva sempre nello stesso modo: si avvicinava furtivamente alle donne a bordo del monopattino, dal quale scendeva per poi aggredirle alle spalle e costringerle a subire atti sessuali. Una volta consumata la violenza, il ragazzo fuggiva.

4 le denunce sulle quali stavano indagando gli inquirenti, relative a quattro episodi di violenza avvenuti ma maggio a giugno scorso.

Gli episodi incriminati

Il primo episodio, secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori della squadra mobile guidata dal dirigente Marco Calì, risale al 27 maggio.

Due vittime in due vie diverse: la prima, 33 anni, in via Ripamonti, sorpresa alle spalle per poi essere gettata in terra; la seconda, 29 anni, nei pressi di piazza Medaglie D’Oro.

Il terzo episodio è datato 14 giugno ai danni di una giovanissima di 20 anni, aggredita alle spalle mentre parlava al cellulare e gettata sull’asfalto.

Il 20 giugno, infine, l’ultimo dei 4 episodi: una ragazza di 23 anni è stata seguita per diversi metri all’uscita della palestra, nei pressi di viale Toscana.

Le indagini e l’arresto

Tanti gli elementi che hanno incastrato il 21enne accusato di essere lo stupratore del monopattino: in primo luogo, il presunto assalitore viaggiava a bordo di un monopattino simile a quello ripreso e segnalato sul luogo in cui si sarebbero registrate le violenze.

Anche il suo abbigliamento coincideva con quello descritto, così come le celle agganciate dal suo telefono corrispondevano alle zone e agli orari in cui si sono consumati i 4 eventi denunciati.

Ora per il 21enne sono stati disposti gli arresti domiciliari dal gip Roberto Crepaldi.