Milano, condannata la donna di Gallarate che ustionava la figlia con lo spray

Dopo diversi ricoveri per le lesioni presentate dalla piccola, erano emersi i sospetti che fossero provocate volontariemnte ed erano stato collocate microcamere che hanno accertato le responsabilità delle donna (Foto generica d'archivio)

MILANO – Condannata a 4 anni di reclusione la donna di 27 anni, di Gallarate, che era stata arrestata a febbraio dello scorso anno per maltrattamenti aggravati e lesioni sulla figlia di 17 mesi.
    Le indagini condotte dalla Squadra mobile di Milano e coordinate dal pm Pasquale Addesso, avevano accertato che la donna spruzzava spray deodorante a distanza ravvicinata provocando lesioni e ustioni sulla pelle della figlioletta. La sentenza con rito abbreviato è stata emessa dal gup di Milano Luca Milani,

che ha dichiarato decaduta la potestà genitoriale. La bimba sta per essere adottata e nella sentenza è stata riconosciuta una provvisionale di risarcimento di 30 mila euro.
    La bimba, negli ultimi sei mesi prima dell’arresto della madre, era stata ricoverata in tre ospedali, tra Varese e Pavia, e al Policlinico di Milano, dove i medici si erano accorti che quelle lesioni potevano essere state causate volontariamente, con i sospetti che si erano incentrati sulla madre. Gli inquirenti avevano quindi installato microcamere che hanno registrato la donna causava le ferite alla bimba. A quel punto era scattato l’arresto. La ventisettenne è stata in carcere fino a qualche mese fa e poi le sono stati concessi i domiciliari con braccialetto elettronico. La perizia psichiatrica, affidata al medico legale Mara Bertini, disposta dal gup, ha accertato che “si trovava in una condizione di significativo disagio emotivo”, con una “sindrome di Munchausen”, ma le “condizioni cliniche globalmente rilevate” non erano “gravi” e non hanno determinato un stato di “infermità mentale”. È stata riconosciuta quindi capace di intendere e volere.