Milano, il vicino di casa confessa. Arrestato per l’omicidio Di Nardo. La tentata fuga a Malpensa

Ha ammesso di averla accoltellata e fatta a pezzi. L'uomo voleva appropriarsi del bancomat della vittima ed avrebbe tentato di prendere un volo da Malpensa, senza riuscirci perchè non aveva denaro sufficiente per pagare il biglietto (Foto dal web)

MILANO – Avrebbe tentato di fuggire, con un volo da Malpensa, ma avrebbe poi desistito probabilmente perché non aveva la somma necessaria a pagare il biglietto. E’ quanto emerge sull’omicida di Marta Di Nardo, la sessantenne scomparsa da due settimane il cui cadavere tagliato in due, è stato trovato ieri sera, 20 ottobre, in casa di Domenico Livrieri, 46 anni, vicino di casa della vittima, fermato per l’omicidio e adesso in arresto. L’uomo, con precedenti per sequestro di persona e violenza sessuale,

era in cura per i problemi di tossicodipendenza e per patologie psichiatriche. Adesso è formalmente accusato di aver ucciso la vicina e fatto a pezzi il corpo, poi nascosto in una intercapedine di casa che si trova sullo stesso pianerottolo di quella della vittima che aveva un passato di grave ludopatia per la quale era in cura. Sembra, dalle prime ammissioni dell’uomo, che i due si frequentassero da circa un mese e che, alla base del delitto ci sia il bisogno di denaro del presunto assassino, che ha confessato al Pm. L’avrebbe uccisa colpendola con un coltello alla gola e poi, per far entrare il corpo nell’intercapedine, lo avrebbe tagliato in due. Avrebbe spiegato che voleva il bancomat della donna perchè gli servivano soldi. Dal momento del delitto avrebbe più volte cercato soldi e bancomat della donna recandosi nell’appartamento del quale aveva le chiavi, probabilmente sottratte al momento dell’omicidio che sarebbe avvenuto tra il 4 ed il 5 ottobre quando si sono perse le tracce della sessantenne. L’ultima chiamata al cellulare della Di Nardo è del 4 ottobre mattina e a chiamarla è stato proprio Livrieri. L’uomo ha ammesso di averla accoltellala e di aver infierito sul corpo con coltelli da cucina. Quando era andato in taxi a Malpensa, intenzionato a prendere un aereo e fuggire, si era liberato del cellulare, consegnandolo al tassista come “pegno” per la corsa non pagata. Ovviamente non era riuscito a partire non avendo denaro ed era tornato a Milano per liberarsi delle chiavi di casa e della Sim del cellulare della sua vittima.