Una figlia di poco meno di un anno, tre gemelli appena nati, uno stipendio da mille euro al mese e nessuno a cui chiedere aiuto. Anche perché, prima di farlo, servono 600 euro per i passaporti dei bambini.
È una situazione difficile quella di , 38enne ghanese che da poco si è trasferito a Gallarate. L’8 giugno sua moglieha dato alla luce tre gemelli, nati di sette mesi e ora ricoverati in terapia intensiva neonatale, questo il nome del reparto, all’ospedale Sant’Anna di Como.
«I bimbi stanno bene, la mamma si sta riprendendo dopo il cesareo», racconta il papà. Due maschietti e una femminuccia che per ora sono in incubatrice e che si aggiungono ad una sorellina che ha ormai quasi un anno. Fino a qualche settimana fa, tutta la famiglia risiedeva a Canegrate, in provincia di Milano.
Ora Ernest ha trovato casa a Cedrate e il 10 giugno Ofosu si è presentato in anagrafe e ha presentato la domanda per diventare gallaratese. Può farlo solo lui, però. Per spostare quella dei figli, occorre il permesso di soggiorno. E per avere questo documento, serve un passaporto.
«Posso richiederlo solo all’ambasciata ghanese che si trova a Roma». Il punto è che ogni pratica costa 150 euro. E in totale ne servono 600. Un mezzo capitale per una persona come Ofosu: impiegato in un’azienda di Rho che smaltisce rifiuti elettronici, il mese scorso ha guadagnato 968 euro.
Per questo chiede aiuto. «Sono stato ai servizi sociali di Canegrate, mi hanno detto che l’unica cosa che potevano fare era darmi 2mila euro come cauzione per l’affitto dell’appartamento di Cedrate», per il quale spende 500 euro al mese. Più o meno la stessa cifra che gli rimane a disposizione per mantenere sé stesso, la moglie e i quattro figli.
Non appena la Polizia locale andrà nella sua casa di via Montesanto per attestare la residenza, si rivolgerà ai servizi sociali di Palazzo Broletto. E nei prossimi giorni andrà anche alla casa della carità di Gallarate, sperando di poter ottenere un sostegno.
«Chiedo aiuto per la casa e per i bambini: se spendo 500 euro di affitto al mese come faccio?», la domanda che rimane senza risposta. «Chi nasce in Italia deve essere cittadino italiano», diceva il 2 giugno dello scorso anno Matteo Renzi. Che all’epoca era “solo” il sindaco di Firenze, oggi è presidente del Consiglio.
E basterebbe che passasse dalle parole ai fatti perché i figli di Ofosu, arrivato in Italia 12 anni fa, possano spostare la residenza senza bisogno del passaporto. Consentendo al loro papà di risparmiare 600 euro più le spese di viaggio verso Roma. Certo non la soluzione di tutti i problemi, ma almeno un passo avanti.
Per il resto Gallarate, città dal cuore grande, sarà in grado di prendersi cura di questi tre gemellini e di tutta la loro famiglia.
© riproduzione riservata