Montagnoli attacca: “Su Malpensa solo parole”

ARSAGO SEPRIO «Tante parole ma dal ’98 non è cambiato niente. La politica faccia il suo ruolo». Commenta così Claudio Montagnoli, sindaco di Arsago Sperio, il giorno dopo la seduta del consiglio regionale a Malpensa.
E’ servito a qualcosa?
«E’ stata una bella passerella, una kermesse che ci è pure costata 8mila euro, in cui abbiamo sentito tante parole, le solite discussioni trite e ritrite, dette da gente che non sa nemmeno dove si trova Malpensa. Qualcuno parlava addirittura di “case

sparse” riferendosi a Case Nuove, ma stiamo scherzando? La realtà è che dal ’98 sento tante parole ed impegni, come quelle sull’esigenza di ripensare il sistema aeroportuale del Nord Italia che portiamo avanti da sempre. Ma da allora non è cambiato niente».
Cosa ne pensa della questione terza pista/Vas?
«Malpensa sta stretta a questo territorio. Arsago ad esempio paga lo scotto del 37% dei decolli. Potranno anche decidere di fare 4 o 5 piste ma la verità è che siamo già oltre la sopportazione, non siamo a Fiumicino dove ci sono poche case. Però se la Vas dovesse dirci che l’aeroporto si può sviluppare chineremmo il capo. Non ci vuole? Mi spieghino come mai debba farla Arsago per un PGT e non la si debba prevedere per un grande progetto come la terza pista».
I Comuni secondo lei dovrebbero alzare di più la voce?
«Io sono fermo sulla mia posizione. Prima di parlare del futuro si risolvano le situazioni attuali che gravano sui Comuni che sopportano Malpensa, come Arsago che ha gli aerei sopra la testa per tutta la notte. Si rispettino gli accordi, applicando il decreto D’Alema che prevede l’equa ripartizione dei voli e il blocco dei voli notturni, questo sarebbe un segnale per la gente. Solo poi ci metteremo attorno ad un tavolo per discutere del futuro dell’aeroporto».

e.romano

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