Monvalle, anche la parrocchia in crisi «Poche offerte, oratorio a rischio»

di Matteo Fontana

MONVALLE Accorato appello del parroco a tutti i fedeli di Monvalle dalle colonne dell’informatore parrocchiale. Le offerte raccolte in chiesa durante le messe sono sempre più scarse e il bilancio della parrocchia è a rischio: a settembre l’importo delle questue ha subito un calo verticale.

«Il 4 settembre abbiamo toccato veramente il fondo – afferma don Roberto Besozzi – Mai, da quando è in vigore l’euro, alla domenica vi è stata un’offerta così scarsa». I conti sono presto fatti: 54 euro raccolti durante la celebrazione del sabato, 46 alla messa celebrata a Turro e 77 alla domenica a Monvalle, per un totale di 177 euro. «La media annuale di quest’anno è di 234 euro – sottolinea il parroco – quella dell’anno scorso era di 236, quella del 2009 di 245 euro: la diminuzione delle offerte è progressiva».

Anche la parrocchia dunque è chiamata a fronteggiare l’aumento dei prezzi e gli effetti della crisi economica generale. «Purtroppo i prezzi aumentano per tutti – afferma don Roberto – la tendenza delle offerte delle ultime domeniche è emblematica e preoccupante».

Gli oboli dei parrocchiani, unitamente al ricavato del “Settembre monvallese” che terminerà nel prossimo fine settimana, sono le uniche entrate della parrocchia: «Le prospettive sono tutt’altro che confortanti – prosegue il sacerdote – per fortuna abbiamo l’attività di volontariato nella cucina della parrocchia».

Don Roberto si rivolge a coloro che, pur frequentando le messe in parrocchia, non lasciano nemmeno un centesimo: «Come se la cavano con la propria coscienza coloro che vivono perennemente in maniera parassitaria, non dando mai nessuna offerta alla messa domenicale?». Partecipare alle celebrazioni eucaristiche e pregare non basta: «Contribuire concretamente ed economicamente alle necessità della comunità non è un optional, ma un problema di fede».

Se il trend non si invertirà presto, la parrocchia sarà costretta a un severo piano di austerity. I tagli potrebbero riguardare l’oratorio estivo e la mensa. «La parrocchia, se potrà, elargirà ancora il contributo per l’estate dei ragazzi. Quanto al buono pasto, finché sarò responsabile personalmente non lesinerò sulla qualità dei prodotti alimentari: i ragazzi all’oratorio continueranno a mangiare sano e genuino», promette don Roberto, che è anche assistente spirituale di Coldiretti Varese e alla mensa dell’oratorio serve prodotti a chilometri zero. I sacrifici toccheranno ai volontari collaboratori, ai quali difficilmente potrà ancora essere offerto il pasto.

Un altro problema urgente riguarda le spese straordinarie di manutenzione: «Il prossimo anno sarà indispensabile la riverniciatura dei canali della chiesa, altrimenti andranno in deperimento». Per fortuna qualche lampo di generosità c’è ancora: «La ditta Vivona, che ringrazio, ci ha omaggiato la riverniciatura del palo delle campane, anche questo minacciato dal degrado: è stato un bel regalo».

Nell’immediato non resta che sperare negli introiti dell’ultimo weekend del “Settembre monvallese”. «Se un domani dovesse mancare questa entrata non so come si potrà continuare – conclude don Roberto – Speriamo di riuscire a rientrare con il fido: è una responsabilità di tutti, non solo del parroco».

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