Muro basso e meno cemento Così Luino rivede il suo lago

LUINO Modifiche importanti che però non stravolgono completamente il progetto ma ne limitano l’impatto visivo. Attraverso abbassamenti delle strutture in muratura, ridisegni delle scalinate e l’utilizzo di materiali diversi dal cemento. Meno invasivi e in grado di garantire più visibilità all’occhio del frequentatore dell’area, specialmente se rivolto verso montagne e lago. Questa è la strada che la giunta di Luino, riunita lunedì proprio per affrontare la questione del Parco a lago, è orientata ad intraprendere. Il tutto dopo una discussione approfondita arrivata al termine di una serie di sopralluoghi che hanno visto, direttamente sul cantiere, il sindaco Andrea Pellicini, l’assessore ai Lavori pubblici, Alessandro Barozzi, l’assessore al Territorio, Alessandra Miglio, e il personale dell’ufficio tecnico. Il nuovo piano d’azione punta così ad ottenere l’effetto di ridare, il più possibile, visibilità verso il lago da viale Dante e via Verdi. Con interventi che dovrebbero riguardare anche i “cannocchiali”, le scalinate e il ponte sopraelevato collocati nell’area verde. «Perché – chiarisce l’assessore Barozzi – dopo una prova sul campo, con dei telai che riproducono le strutture ci si è accorti che anche queste possono nascondere parzialmente la vista del Verbano». Così i nodi da sciogliere sembrano essere aumentati e scartata la prima soluzione proposta da Barozzi, «quella dell’abbattimento delle strutture» per problemi di carattere legale visto l’appalto in corso, ci si è concentrati

sul piano B. «Abbassamento delle strutture in muratura del bar e di conseguenza di tutto il tetto del parcheggio, portato a livello strada che poi – chiarisce Barozzi – dovrebbe diventare in parte calpenstabile: una sorta di piazzetta pedonale senza ostacoli verso le montagne e il Lago Maggiore. E anche per le altre strutture in cemento armato, più invasive, la strada è quella di un ridisegno con altri materiali. Vetro, metallo anticato e legno per riavere una sorta di “trasparenza” verso l’acqua». Così non appena sarà predisposto un progetto di massima le modifiche saranno pubblicizzate anche alla popolazione come garantito in campagna elettorale.  Altro aspetto fondamentale sarà il faccia a faccia con il direttore dei lavori e le ditte che li stanno eseguendo. Incontri che sono in programma per i prossimi giorni. Proprio per agire d’accordo ed evitare controversie nell’ottica di una soluzione, per la quale si cercherà di reperire ulteriori finanziamenti e per questo si instaureranno contatti anche con Provincia di Varese e Regione Lombardia, che metta d’accordo amministrazione, cittadinanza e progettisti.  «Sono ottimista – ammette Barozzi – perché la strada scelta è quella di non stravolgere il disegno del parco ma di migliorarlo proprio nell’aspetto dell’impatto». La nuova strada, insomma, è imboccata e non appena si arriverà alle prime certezze progettuali, fanno sapere dal Comune, «informeremo subito la cittadinanza».

b.melazzini

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